Un Richiamo all’Impegno per un Futuro di Libertà e Cooperazione.
Ogni anno il 25 aprile ci offre l’opportunità di riflettere sulla forza della resistenza, sull’importanza della libertà e sull’impegno per un futuro migliore. In questa giornata speciale, celebrata in tutta Italia, ricordiamo la caduta del regime fascista e la fine dell’occupazione nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. Ma la Festa della Liberazione non è solo un momento di commemorazione del passato; è anche un’occasione per guardare avanti e rinnovare il nostro impegno per costruire un mondo basato sui valori della democrazia, della giustizia e della solidarietà.
Nell’ambito della cooperazione internazionale, i valori incarnati dalla Festa della Liberazione sono fondamentali. Lavorando per promuovere lo sviluppo sostenibile, la pace e i diritti umani nei Paesi in via di sviluppo, ci impegniamo a garantire che tutte le persone possano vivere libere dalla povertà, dalla violenza e dalle ingiustizie. I progetti di cooperazione internazionale non solo offrono assistenza materiale, ma incoraggiano anche la partecipazione civica, l’empowerment delle comunità e la promozione di una cultura di pace.
La cooperazione internazionale è un atto di resistenza contro la povertà, l’oppressione e l’indifferenza, e richiede un impegno costante e determinato da parte di tutti noi. Questo ci ricorda l’importanza dell’impegno personale per il bene comune: anche noi possiamo contribuire al cambiamento attraverso azioni concrete: che si tratti di partecipare a progetti di sviluppo comunitario, di sostenere cause umanitarie o di difendere i diritti umani, ognuno di noi ha il potere di leggere in modo critico la realtà e trasformarla.
Manteniamo viva la memoria della Festa della Liberazione e continuiamo a difendere i valori di libertà, giustizia e solidarietà in tutto il mondo. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo sperare di costruire un mondo più equo e pacifico per le generazioni future.
Le donazioni e il supporto che le persone danno alle associazioni ed alle organizzazioni sono fondamentali per il proseguimento delle attività portate avanti vicino o lontano da noi.
Donare e supportare hanno alla base un rapporto di fiducia che si è costruito o si costruisce tra chi dà e chi riceve: do in mano a te il mio tempo, i miei soldi e la mia attenzione. È un rapporto che si costruisce con il tempo che necessita di avere alla base prove oggettive e consolidate.
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Nella cooperazione internazionale i risultati e le attività che vengono svolte sono spesso geograficamente lontani da noi e più una cosa è lontana e più è difficile fidarsi.
APDAM ritiene importante quindi essere trasparente con coloro con i quali questo rapporto di fiducia si è creato oppure si creerà rendendo pubbliche tutte le attività svolte e la gestione delle risorse, attraverso le pubblicazioni dei bilanci annuali e aggiornando in maniera continuativa sulle attività nei tre paesi partner: Senegal, Repubblica di Guinea e Repubblica Democratica del Congo.
Ci sono diversi modi per supportare le attività di APDAM nei progetti di cooperazione internazionale delle quali troverai tutte le informazioni sul sito web: attraverso le donazioni del 5×1000 oppure attraverso il tuo lascito testamentario. Donare è anche dare un po’ del tuo tempo: numerose sono le attività che APDAM organizza, rimani aggiornato su tutti gli eventi in modo da conoscere più da vicino A Proposito Di Altri Mondi !!
Quest’anno, il panettone solidale di APDAM si arricchisce dei prodotti della fattoria:
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KIT INFUSO€18.00
Il kit Infuso contiene un panettone classico alto da 500 gr. e l’infuso della Fattoria.
L’infuso della Fattoria è composto da erbe naturali senza dolcificanti, per un infuso rilassante e digestivo, antispatico.
Il rimedio ideale per contrastare stati di stress dopo una giornata frenetica, grazie alle preziose proprietà delle erbe in esso contenute.
FATTORIA DIDATTICA E SOCIALE E GIARDINO SENSORIALE
Non sai cosa regalare a Natale? I prodotti per la cura della persona, realizzati con ortaggi e erbe officinali coltivati direttamente nella Fattoria di Bubi e Mimi, renderanno felici più persone: chi li riceve e chi potrà continuare a frequentare l’ambiente, grazie alla tua scelta di fare un regalo etico!
I nostri prodotti di Cosm-Etica sono tutti Vegani & Cruelty Free, prodotti senza additivi chimici e completamente naturali!
Qui sotto alcuni prodotti di Cosm-Etica. Visita lo shop per scoprirli tutti
Quest’anno è nata anche la linea FILI D’ERBA di infusi ed erbette direttamente dal giardino della fattoria di bubi e mimi!
Regali che hanno il profumo dei bambini del progetto Fili d’erba, che in fattoria hanno trovato ore di sollievo e un luogo accogliente… e che in più hanno effetti balsamici e rilassanti!
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INFUSO DELLA FATTORIA€7.00
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KIT NON SOLO DA MANGIARE€13.50
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ERBE IN CUCINA€6.00
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INFUSO ALL’ISSOPO€7.00
Per ordinare scrivi al numero 3518275686, indicando il tuo NOME, COGNOME e ORDINE, verrai contattato per concordare il RITIRO!
Il progetto “Fili d’Erba” è terminato e ci ha lasciati soddisfatti e pieni di speranze per il futuro. Il racconto del progetto attraverso le parole di chi l’ha vissuto in prima persona.
Nel cuore del progetto “Fili D’erba”, la nostra ortoterapeuta Milena Bellonotto condivide un’ispirazione profonda: “Vorrei che il concetto del ‘prendersi cura’ di una pianta, di un seme o di un fiore generasse, per osmosi, il prendersi cura di sé e del proprio potenziale inespresso. Fili D’erba è anche questo: imparare ad amare e ad amarsi attraverso la Natura. Perché se non ci si ama dal profondo è difficile amare ciò che ci circonda.”
Il progetto che si è svolto all’interno della Fattoria di Bubi e Mimi, fattoria didattica e sociale a Benevagienna è iniziato a Marzo 2023. Il programma ha coinvolto una decina di bambini e ragazzi pre-adolescenti, insieme a un’ortoterapeuta e un’educatrice, per creare un ambiente generativo e accogliente. Questo ha fornito il terreno fertile per un percorso di crescita personale.
Le attività proposte durante questo percorso includevano la creazione di un erbario, la semina in vasetti, la caccia al tesoro per scoprire le erbe aromatiche e la realizzazione di una carta d’identità delle piante attraverso il disegno. La sfida era mantenere alta la motivazione dei giovani partecipanti, quindi, attraverso una riunione partecipativa, è emersa un’idea straordinaria: la creazione di oggetti a tema Natura da vendere al mercatino dell’antiquariato di Benevagienna. E con il ricavato? La realizzazione di un sogno di ogni bambino coinvolto.
Il 29 ottobre ha, quindi, segnato la conclusione di questo straordinario progetto con la vendita di prodotti unici come cassette colorate, segnalibri decorati con foglie essiccate, piccoli bouquet, bustine di semi e sacchetti di potpourri. Ottima l’affluenza al banco grazie alla partecipazione attiva dei bambini: da chi cercava modi per attirare potenziali clienti a chi spiegava con accuratezza e precisione gli oggetti in vendita, dalla loro nascita al loro utilizzo, nonché il progetto Fili d’erba, grazie al quale tutto è stato possibile.
L’educatrice Rita Alessandria condivide la sua soddisfazione con queste parole: “La soddisfazione finale è stata grande e questo è solo un arrivederci”. Il progetto continua a lasciare un’impronta positiva nella comunità, promuovendo il legame tra la cura della Natura e la crescita personale dei partecipanti.
Oggi vogliamo raccontarti una storia potente, senza un nome, perché rappresenta la possibile realtà di innumerevoli donne intrappolate nella spirale della violenza e del matrimonio coercitivo. Dietro ogni cifra statistica, c’è una vita, un volto e una battaglia.
La storia inizia come quella di molte bambine, in un villaggio dove la fame e la povertà sono quotidiane. Una bambina che va a scuola e ha sogni, una famiglia numerosa che cerca di sopravvivere. Tuttavia, la realtà crudele si manifesta quando diventa evidente che la prospettiva di un matrimonio precoce è l’unica alternativa per assicurare un futuro, anche se limitato, per questa ragazza.
L’orrore dei matrimoni forzati e della perdita di opportunità educative si svela quando la giovane donna, diventata madre prima ancora di poter completare la sua formazione, si ritrova in una situazione di totale dipendenza. Il marito più anziano non solo le nega il diritto di continuare la scuola, ma le impedisce anche di lavorare, aggravando la sua vulnerabilità.
Alla morte del marito, liberata dalle catene di un matrimonio oppressivo, questa donna coraggiosa decide di tornare nel suo paese con i suoi figli. È qui che inizia il percorso verso la libertà e l’indipendenza economica. Affrontando le sfide con tenacia e determinazione, impara a gestire la propria vita. Nonostante le difficoltà, impara a gestire le risorse limitate, ad affrontare le sfide quotidiane e a prendere decisioni che plasmano il suo futuro.
Questa storia è un richiamo alla nostra responsabilità collettiva di lavorare insieme per eliminare la violenza di genere e garantire l’accesso all’istruzione e alle opportunità economiche per tutte le donne nel mondo. Attraverso progetti di cooperazione internazionale, possiamo contribuire a creare un futuro in cui storie come questa diventano sempre più rare e il potenziale delle donne è pienamente realizzato.
In ogni progetto di APDAM, lavoriamo insieme per favorire:
- il diritto di vivere una vita sana, piena e partecipe di bambine e donne;
- la “capacitazione” degli individui e delle comunità, con l’obiettivo non di contrastare singoli bisogni, ma di rimuovere le circostanze per le quali vengono lesi uno o più diritti fondamentali degli esseri umani in quanto tali;
- l’approccio ai diritti umani e alle capacità come modo più completo ed etico per favorire uno sviluppo integrato e sostenibile della persona;
- il rispetto di se stessi e degli altri, indipendentemente dal luogo di nascita, dalla cultura e dal credo;
Ogni undici minuti una donna muore, ma in ogni istante possiamo agire INSIEME per cambiare il corso di molte storie e costruire un mondo in cui la parità di genere è una realtà.
Nessuna può essere lasciata indietro, in Italia e in Altri Mondi, ma per farlo abbiamo bisogno anche di te!
Era il 1992 quando la violenza contro le donne è stata riconosciuta come violazione dei diritti umani dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Dopo più di trent’anni il problema è ancora estremamente diffuso.
In un mondo che ancora combatte per la parità di genere, la condizione delle donne in molte parti dell’Africa rimane una sfida urgente e critica. Le storie di oppressione, violenza e discriminazione possono sembrare distanti e astratte, ma sono racchiuse nelle vite di milioni di donne che combattono ogni giorno per la propria libertà.
In Africa, infatti, le donne vedono sistematicamente negati i propri diritti fondamentali. Qui, la condizione femminile è caratterizzata da abusi sessuali e violenze di genere, sia in ambiente domestico che nella società. L’UNICEF riporta che il 42% delle donne ha subito violenza fisica o sessuale da parte del proprio partner. Questi dati sconcertanti mettono in luce la necessità critica di affrontare la violenza di genere in modo globale.
Nel mondo, ogni anno vengono uccise circa 48.800 donne, 5 ogni ora.
Più di 133 donne e ragazze ogni giorno. Una ogni 11 minuti.
Ma il problema non esclude nessun Paese: quest’anno, in Italia, su 295 omicidi registrati, 106 sono stati con vittime donne. Cambiano le modalità ma non le conseguenze.
Il Sogno, la Forza e l’Inclusione: Le storie che illuminano il nostro Giardino
Proseguiamo oggi nel nostro viaggio nel “Giardino Sensoriale”, esplorando le storie ispiratrici di individui straordinari che ci hanno guidato attraverso i loro sogni, insegnandoci il valore della lotta per ciò in cui crediamo (leggi la prima parte dell’articolo)
Anna Frank: Trovare la Bellezza nella Sofferenza
Anna Frank, tramite il suo potente Diario scritto durante l’Olocausto, ci ha donato la frase indelebile: “Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora.” La forza di questa giovane ci insegna che la prospettiva può trasformare anche le sfide più difficili in opportunità di crescita.
J.K. Rowling: Sogni, Rifiuti, e il Successo di Hogwarts
J.K. Rowling ci ha portato nel magico mondo di Hogwarts con la Saga di Harry Potter. Meno noto è il fatto che questa autrice abbia scritto la saga durante un periodo buio della sua vita e abbia affrontato numerosi rifiuti editoriali prima di trovare chi credesse nel suo talento. La sua storia ci ricorda che il successo spesso segue la perseveranza.
Samantha Cristoforetti: Rompere gli Stereotipi Spaziali
Voliamo nello spazio con l’astronauta Samantha Cristoforetti, donna coraggiosa che sfida gli stereotipi di genere nel campo scientifico. La sua storia evidenzia le discriminazioni che limitano le opportunità delle donne nelle materie scientifiche e ci invita a promuovere una maggiore parità di genere in ogni ambito.
Nelson Mandela: L’Arma Potente dell’Educazione
Concludiamo con Nelson Mandela, premio Nobel per la pace e simbolo della lotta contro il segregazionismo. La sua dichiarazione “L’educazione è l’arma più potente che ci consente di cambiare il mondo” ci ispira a perseguire la consapevolezza come motore del cambiamento, affrontando le ingiustizie e costruendo una realtà migliore. Nonostante il suo impegno politico iniziò nel 1944, è evidente quanto sia ancora necessario ricordare e portare avanti la sua lotta, al giorno d’oggi.
In questo giardino, ogni pietra racconta una storia di coraggio e determinazione.
Vi invitiamo a Bene Vagienna per immergervi in queste straordinarie narrazioni, simboli tangibili di un mondo che abbraccia la parità, combatte le discriminazioni e incoraggia il perseguire dei sogni con tenacia.
Bibliografia
- Libreriamo – le frasi più belle di Anna Frank
- Le Petre – JK Rowiling: Come è nata la storia di Harry Potter
- Wikipedia – Malala Yousafzai
- Fem – Nelson Mandela: frasi, citazioni e aforismi dell’eroe sudafricano
- Unicef – Rapporto: in matematica, le ragazze sono indietro rispetto ai ragazzi a causa delle discriminazioni e degli stereotipi di genere
Diamo uno sguardo alle aule del “Giardino del sentire oltre i Confini” che abbiamo dedicato a grandi personaggi che hanno lasciato un segnato nell’ambito dell’inclusione
Benvenuti nella Fattoria di Bubi e Mimi a Bene Vagienna, nel cuore del nostro “Giardino del Sentire Oltre i Confini” (scopri tutto sul giardino). In questo luogo unico, ciascuna area è dedicata a figure straordinarie che, attraverso la loro vita e il loro impegno, hanno superato pregiudizi, abbattuto limiti e affrontato le difficoltà, regalandoci preziose lezioni di inclusione.
Jacques Cousteau: Oltre i Limiti Marini
Jacques Cousteau, il leggendario esploratore del mondo sottomarino, ha dedicato la sua esistenza a diffondere le meraviglie degli abissi. Fu anche autore dell’illuminata “Carta dei diritti delle generazioni future”, presentata all’UNESCO e approvata nel 1991. Il nostro laghetto, abitato da anatre e piccoli pesci, è un omaggio a Cousteau. Questo spazio consente ai bambini con difficoltà motorie di immergere i loro piedini in sicurezza, permettendo loro di sperimentare il piacevole movimento degli animali sott’acqua.
Malala Yousafzai: Educazione Senza Confini
L’aula all’aperto, incorniciata da tigli profumati, è dedicata a Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace nel 2014. Malala ha difeso con determinazione il diritto all’istruzione, dichiarando di non temere alcun ostacolo nel perseguire la sua educazione. Malala disse: «Non mi importa di dovermi sedere sul pavimento a scuola. Tutto ciò che voglio è l’istruzione. E non ho paura di nessuno.». In questa aula, insegnanti e bambini si riuniscono a terra, per riallacciare il legame con la terra, ormai spesso trascurato. Questo spazio incarna il valore di un’istruzione senza confini e il coraggio di perseguire un percorso educativo personale. Il profumo intenso dei tigli accompagna le sedute di neuropsicomotricità e le attività formative volte a supportare bambini e giovani in difficoltà.
Il Messaggio di Fratellanza nei Cerchi di Piante: Madre Teresa di Calcutta
I cerchi di piante, dedicati a donne straordinarie come Madre Teresa, trasmettono messaggi profondi di fratellanza, tolleranza e amore. Madre Teresa ci ricorda l’importanza di mettere amore anche nelle piccole cose, senza attendere occasioni straordinarie. Questo principio diventa il cuore pulsante de “La fattoria di Bubi e Mimi”, una fattoria didattica di APDAM che, combattendo la povertà educativa nella provincia di Cuneo, dimostra come l’impronta dell’educazione rimanga nei bambini, indipendentemente dal percorso di vita che sceglieranno.
In questo giardino, ogni spazio racconta una storia di inclusione e apprendimento.
Vi aspettiamo per condividere con noi l’esperienza di questi luoghi straordinari, simboli tangibili di un mondo che abbraccia e celebra l’inclusione in tutte le sue sfaccettature.
Bibliografia
Da sempre crediamo fondamentale ottenere il riconoscimento nel Paese in cui operiamo perché il rispetto del contesto in cui si interviene, delle leggi e della sovranità del popolo che lo abita è uno dei valori principali per noi.
In ambito internazionale è fondamentale per uno Stato l’essere riconosciuto dagli altri Stati membri della comunità internazionale: questo è necessario, infatti, per poter agire all’interno della comunità nei rapporti con gli altri Paesi, sottostando al diritto internazionale.
A livello nazionale l’essere riconosciuti è altresì fondamentale per le Organizzazioni della Società Civile: il Governo dello Stato in cui si portano avanti gli interventi di cooperazione internazionale riconosce l’ente (che ha la sede principale all’estero), iscrivendolo nel registro nazionale delle Organizzazioni della Società Civile (OSC).
L’essere riconosciuto come ente non è legalmente vincolante per le organizzazioni che operano sul territorio ma invece obbligatorio è il rispetto delle leggi nazionali, qualsiasi sia lo status.
Quindi quali sono i benefici dell’essere riconosciuti come Organizzazione Non Governativa (ONG) in un Paese estero?
Per godere del riconoscimento è necessario rispettare le procedure indicate dallo Stato, ma allo stesso tempo l’iscrizione nel registro delle OSC garantisce benefici, in modo particolare nell’ottica di creare rete nel territorio in cui si sta operando integrandosi con il contesto di Organizzazioni della Società Civile già esistente. Operare in un paese, essendo riconosciuti dal governo del paese fornisce credibilità ed affidabilità nei confronti dei possibili partner di progetto che vorranno prendere parte agli interventi, siano essi organizzazioni oppure enti governativi, programmi nazioni o internazionali.
Come APDAM, abbiamo ottenuto questo status nei tre paesi in cui interveniamo nel continente africano: da giugno 2022 siamo Partner riconosciuti del Governo della Repubblica di Guinea; dal 2018 siamo ONG riconosciuta in Repubblica Democratica del Congo; dal 16 marzo 2023 siamo ONG riconosciuta in Senegal.
Bibliografia
Qualche giorno fa è stato pubblicato sui social un video promosso dal Governo sulla situazione degli sbarchi di queste settimane, ribadendo tra le altre cose la necessità di respingere i migranti, di difendere i confini esterni e di riformare i Centri di permanenza per i rimpatri.
Alcune organizzazioni umanitarie, impegnate nei territori interessati per favorire sviluppo locale, hanno deciso di reagire con un comunicato stampa.
Anche noi di APDAM prendiamo posizione
contro alcune dichiarazioni che riteniamo infondate e in contrasto con “gli sforzi e i mezzi impiegati dalla cooperazione italiana per creare un rapporto di fiducia con la società civile e i partner locali e sensibilizzare molti giovani sui rischi di migrazione irregolare, all’apertura di canali di ingresso legali, le condizioni richieste per le richieste di protezione e i progetti di sviluppo locale”.
Abbiamo ritenuto, infatti, che il termine clandestino sia stato usato in modo “legalmente inappropriato per definire coloro che stanno cercando di raggiungere l’Europa e non hanno ancora avuto l’opportunità di richiedere una qualche forma di protezione, e che contiene anche un giudizio negativo, che probabilmente diffonderà odio e discriminazione”.
Per saperne di più:
Sortie de la Première ministre d’Italie sur les migrants irréguliers: «Un message en contradiction avec les activités de la coopération italienne», dénoncent des Ong
Per allenare l’empatia e il pensiero critico
Abbiamo raccolto alcune definizioni e riflessioni che in fondo già conosciamo ma che spesso dimentichiamo. Da rileggere quando l’assuefazione a un certo tipo di narrazione ci porta a rimanere impassibili e incapaci di reagire.
PROPAGANDA
/pro·pa·gàn·da/
sostantivo femminile
Azione intesa a conquistare il favore o l’adesione di un pubblico sempre più vasto mediante ogni mezzo idoneo a influire sulla psicologia collettiva e sul comportamento delle masse.
(Oxford Language)
DISINFORMAZIONE
/di·ṣin·for·ma·zió·ne/
sostantivo femminile
Carenza o grave inesattezza dell’informazione, spesso dovuta a una precisa volontà fuorviante.
(Oxford Language)
Ricorda che la propaganda è spesso utilizzata per diffondere paura e per annullare il dibattito pubblico.
Ricorda che la disinformazione spinge all’adozione di opinioni estreme nelle quali è impossibile il compromesso.
Ricorda che le narrazioni tossiche hanno bisogno di identificare un nemico ad ogni costo, alimentando climi di emergenza.
Ricorda che l’empatia va allenata e che la sovraesposizione a notizie raccontate in un certo modo causa assuefazione.
Ricorda che si può reagire.
Per imparare a riconoscere la disinformazione, puoi iniziare approfondendo l’argomento delle migrazioni leggendo i dati e le statistiche di:
UNHCR Italia
(Agenzia dell’Organizzazione delle Nazioni Unite)
ACTIONAID
(Organizzazione internazionale indipendente)
OPEN MIGRATION
(Progetto di informazione sul tema delle migrazioni)
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, sottoscritta il 25 settembre 2015 da 193 Paesi delle Nazioni unite, tra cui l’Italia, mira a condividere l’impegno a garantire un presente e un futuro migliore al nostro Pianeta e alle persone che lo abitano.
Infatti, l’Agenda definisce 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs nell’acronimo inglese) da raggiungere entro il 2030, articolati in 169 Target, che rappresentano una bussola per porre l’Italia e il mondo su un sentiero sostenibile.
L’Agenda 2030 porta con sé una grande novità: per la prima volta viene espresso un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale, superando in questo modo definitivamente l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale e affermando una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo.
Perché per noi di Apdam gli obiettivi di Agenda 2030 sono importanti
L’Agenda 2030 guida la scrittura dei nostri progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo. Progettare secondo gli obiettivi dell’Agenda 2030 significa infatti contribuire, nel nostro piccolo, a raggiungere questi obiettivi globali.
Il raggiungimento di tali obiettivi è infatti un impegno collettivo, che riguarda tutte e tutti, come ricordato nel preambolo del documento dell’ONU Transforming our world: the 2030 Agenda for Sustainable Development: “All countries and all stakeholders, acting in collaborative partnership, will implement this plan.”
I principali OSS (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) che APDAM si impegna a realizzare nei propri progetti, sia in Italia che all’estero, sono.
OSS 1: Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo
OSS 2: Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile
OSS 3: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età
OSS 5: Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze
OSS 10: Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni
Bibliografia
La Povertà Educativa è una delle tante missioni di Apdam. Vediamo insieme cosa vuol dire “POVERTA’ EDUCATIVA”
Save The Children, è stata la prima a introdurre in Italia il concetto di Povertà Educativa, che viene definita come “la privazione da parte dei bambini, delle bambine e degli/delle adolescenti della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”.
La povertà educativa è frutto di fattori economici, sociali e ambientali. Nelle famiglie marginalizzate, molto spesso si attiva un circolo vizioso e i figli, a loro volta, saranno adulti in svantaggio sociale.
Come dice Lorena Milani, professoressa di Pedagogia Generale e sociale presso l’università di Torino, il sistema non mette in campo strumenti sufficienti per il sostegno di queste persone, per poterle affiancare in maniera dignitosa riducendo così la disuguaglianza sociale.
Come Apdam agisce per combattere la povertà educativa
Richiamando l’agenda 2030, l’obiettivo n. 4 si concentra sul «Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti». La Fattoria di Bubi e Mimi apre le porte e offre una possibilità in più a chi non potrebbe permettersi, altrimenti, di farlo, permettendo ai bambini che la frequentano di imparare, conoscere e prendersi cura di sé e degli altri, in un contesto naturale e quindi rigenerante.
Attualmente, attraverso il progetto Fili d’Erba, che prevede la presenza di un’ortoterapeuta e un’educatrice, APDAM svolge delle attività a contatto con la natura, pretesto per potersi relazionare con i bambini e poterli aiutare a sviluppare nuove potenzialità, i loro talenti e sviluppando la loro dignità umana.
Come lo facciamo? Per noi è fondamentale la centralità del protagonismo e della partecipazione dei ragazzi in relazione al diritto all’ascolto e alla partecipazione dei bambini e delle bambine a tutto ciò che li riguarda – art. 12 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (1989). In questo senso, partiamo dai loro desideri e dalle proposte che nascono da loro per poter programmare le attività.
Bibliografia
Le attività nel giardino sensoriale di APDAM durante l’estate ragazzi 2023
In precedenti articoli abbiamo parlato dell’importanza dell’esperienza del bambino in contesti naturali, mediata dalle giuste figure professionali, per il proprio benessere psicofisico.
Per lo sviluppo dei minori, infatti, questo genere di attività sono fondamentali perché permettono di fare esperienze di apprendimento non formali in contesti naturali, favorendo esperienze di crescita e conoscenza del sé grazie al contatto con gli altri e con le piante.
Per questo, tra le attività previste durante l’Estate Ragazzi BENESTATE 2023 (LEGGI L’ARTICOLO) non sono mancati momenti nel Giardino del Sentire Oltre i Confini, il giardino sensoriale di APDAM.
Le attività nel verde svolte durante Estate Ragazzi
PERCORSI IN NATURA
Una serie di prove che possono essere superate solo con la collaborazione e il coordinamento del gruppo.
ANALISI SENSORIALE
I bambini hanno imparato a conoscere le proprietà della frutta, della verdura e delle erbe aromatiche e delle spezie attraverso i sensi: olfatto, vista, tatto, gusto…e udito!
YOUNG 4 H2O
Attività laboratoriali volte alla scoperta dell’acqua e ad aumentare consapevolezza, responsabilità e grado di attivazione dei giovani in merito a stili di vita sostenibili e soluzioni collettive d’azione.
Progetto di ricerca-azione in cui i bambini attraverso interviste, racconti dei nonni, dei contadini, foto, cartoline ecc scoprono quali sono stati gli effetti della siccità e come sono cambiate le stagioni negli ultimi anni nel loro territorio
Attività ludico-ricreative volte ad una maggiore sensibilizzazione sulla raccolta differenziata e sul rispetto dell’ambiente che ci circonda.
L’estate ragazzi è ormai terminata, ma se queste attività ti hanno incuriosito, ti aspettiamo durante l’anno con i nostri laboratori nella Fattoria di Bubi e Mimi!
Bibliografia
Il ruolo della donna è fondamentale all’interno dei progetti di cooperazione internazionale di APDAM.
Scopriamo perché attraverso le parole di una delle nostre volontarie.
Ripensando alla Guinea i miei ricordi tornano a quel momento seduti in casa di Rose. Lì ho ripercorso con la mente quanto appena accaduto: dopo averci accompagnato al fiume per le attività della pesca, le donne di quel piccolo villaggio nella provincia di Kissidougou ci hanno mostrato come avviene la lavorazione del riso. Guardandomi intorno ed ascoltando quanto raccontato da parole e corpi durante il lavoro ho capito che cosa vuol dire “la donna è vettore di sviluppo”: nell’essere attrici indispensabili della produzione e della lavorazione di alimenti fondamentali per la sopravvivenza del loro villaggio e parte cardine del lavoro di cura domestico, le donne hanno materializzato davanti ai nostri occhi quanto teorie ed approcci che si sono susseguiti dagli anni 70’ in poi hanno raccontato1.
Il ruolo della donna nei villaggi della Repubblica di Guinea
La donna in Repubblica di Guinea ha un ruolo fondamentale per la sussistenza del villaggio e per lo sviluppo dell’intero paese. Questo è altrettanto vero in altri contesti socioeconomici e culturali simili a quello guineano, seppur con tutte le peculiarità che ogni contesto presenta. Dopo la Seconda Guerra Mondiale questo importante ruolo ha iniziato ad essere riconosciuto in letteratura, dalle organizzazioni internazionali, dagli enti governativi e dalle organizzazioni della società civile. La strada verso un pieno riconoscimento dell’equità di donne e uomini è ancora lunga nei paesi in via di sviluppo quanto in quelli considerati del Nord del Mondo.
APDAM si fa promotore di un approccio che integra, all’interno dei suoi progetti un’attenzione particolare alle dinamiche di genere. Nel 2014 le Nazioni Unite hanno fornito una guida utile per integrare una prospettiva di genere nella creazione e realizzazione dei progetti2: in APDAM i ruoli che portano alla realizzazione di un progetto sono ricoperti da professionisti donne e uomini. In ambito internazionale le donne di Senegal, Repubblica di Guinea e Repubblica Democratica del Congo sono parte integrante, beneficiarie ed attrici dei progetti che si sono realizzati.
Scopri di più sui progetti di cooperazione internazionale in Repubblica di Guinea
Scopri i progetti terminati
Bibliografia
1Rathgeber, E.M., 1990, WID, WAD, GAD : Trends in Research and Practice. The Journal of Developing Areas, 24. https://www.jstor.org/stable/4191904
2United Nations Evaluation Group ,2018. Guidance on Evaluating Institutional Gender Mainstreaming. New York: UNEG. http://www.unevaluation.org/document/detail/2133
One Health è il progetto che intende valorizzare il potenziale del Parco Fluviale e promuovere l’educazione all’ambiente.
One Health? Sì, perché di salute ne abbiamo una sola!
Ma questo cosa significa?
L’approccio One Health riconosce che la salute degli esseri umani è legata indissolubilmente alla salute degli animali e dell’ambiente. Il contatto con la natura contribuisce allo stato di salute e benessere generale attraverso la diminuzione dei livelli di stress, aggressività e aumenta il senso di appartenenza e di connessione con l’ambiente circostante migliorando contemporaneamente il tono dell’umore.
L’ambiente gioca quindi un ruolo importante nella risposta e gestione dello stress dal momento che ci viviamo ed interagiamo. Le esperienze con la natura non servono alla salute solo per il processo di rigenerazione ma anche perché le persone acquisiscono nuove abilità, capiscono meglio le loro possibilità e progrediscono in modo positivo.
Lo Sport come vettore di valorizzazione ed educazione all’ambiente
Quale mezzo migliore per stare a contatto con la natura, se non lo sport?
Le pratiche sportive outdoor non soltanto promuovono l’importanza dello sport come strumento attraverso il quale raggiungere il benessere personale. Ma, aggiungendo l’interazione con l’ambiente, da un lato, aumentano il beneficio per chi lo pratica, essendo svolto in un contesto naturale e non antropizzato; dall’altro lato, il contatto diretto con la natura durante la pratica sportiva aiuta a sensibilizzare ed educare chi la pratica al rispetto dell’ambiente e della natura, al riconoscimento del suo valore e dei suoi benefici.
Ma come è possibile ritagliare un momento in cui dedicarsi a se stessi e alla natura, nella vita di tutti i giorni?
Il Parco Fluviale Gesso e Stura, nel territorio cuneese, offrirà dei percorsi educativo-esperienziali nei quali ci si potrà immergere nella natura, attraverso una passeggiata di scoperta e rigenerativa.
Sarà possibile, infatti, percorrere tre sentieri:
- Sentiero del Pastore (nel fossanese);
- Sentiero Padre Dario (nel fossanese);
- Oasi della madonnina (vicino a Sant’Albano Stura);
Scopri di più sul progetto One Health di APDAM
Bibliografia
- Istituto Superiore di Sanità – Salute globale e disuguaglianze di salute
- Psicologi News – Natura e Benessere, quale connessione?
- Song, C., Ikei, H., & Miyazaki, Y. (2016). Physiological Effects of Nature Therapy: A Review of the Research on Japan. International journal of environmental research and public health, 13(8), 981
- Paolo Giuntarelli (2020). Turismo sportivo. Teoria e Metodo. Armando Editore, 176
Le attività con gli animali di APDAM durante estate ragazzi 2023
In precedenti articoli abbiamo parlato dell’importanza dell’interazione del bambino con le altre specie animali (LEGGI L’ARTICOLO) e dei preziosi stimoli derivanti dalla creazione di una relazione con gli animali mediata dalle giuste figure professionali (LEGGI L’ARTICOLO).
Per lo sviluppo dei minori, infatti, questo genere di attività sono fondamentali perché permettono di fare esperienze di apprendimento non formali in contesti naturali, favorendo esperienze di crescita e conoscenza del sé grazie al contatto con gli altri e con gli animali.
Per questo, tra le attività previste durante l’Estate Ragazzi BENESTATE 2023 (LEGGI L’ARTICOLO) non mancano momenti di contatto con gli animali. Il contatto con essi sono necessari per imparare a conoscersi attraverso la creazione di una relazione con gli animali della fattoria.
Le attività svolte durante Estate Ragazzi
ATTIVITÀ DI CURA DEGLI ANIMALI
Attraverso piccole operazioni di accudimento, viene trasmessa ai bambini l’importanza della cura e dell’entusiasmo per averlo fatto, inoltre si aumenta la fiducia dei bambini nei confronti degli animali. Dunque, conoscere gli animali della fattoria, instaurare con loro un rapporto di amicizia, prendersene cura ogni giorno facendo attenzione ai loro bisogni e scoprendo nuove curiosità.
ANIMALI IN GIOCO
Attraverso giochi e attività ludico motorie i bambini saranno coinvolti in maniera attiva nel conoscere e riconoscere le caratteristiche principali degli animali che vivono nella fattoria.
IL MICROCOSMO NEL GIARDINO
Gli insetti sono creature estremamente importanti per l’ecosistema e per la sopravvivenza di molte specie di piante e animali. Esploriamo la natura e il Giardino del Sentire Oltre i Confini alla ricerca delle diverse specie di insetti o di piccoli animali che lo abitano. Prendiamone alcuni per poterli osservare meglio, facendo attenzione a non fargli del male e dopo averli raccolti, proviamo a riconoscerli e a classificarli grazie a delle guide.
LAVORI MANUALI
Attraverso semplici attività manuali, i bambini costruiranno casette per gli animali della fattoria, sperimentando e sviluppando nuove abilità e attitudini.
Se queste attività ti hanno incuriosito, non perdere l’occasione di partecipare: scarica il volantino dell’Estate Ragazzi BENESTATE 2023 ti aspettiamo
Bibliografia
Ore 7:45. Ho ancora sonno, ma non vedo l’ora di iniziare le attività all’estate ragazzi, scoprire quale divertimento di aspetta.
Ore 9:00. Iniziano le attività.
Ma in che cosa consistono queste attività?
Attività botaniche nell’orto, di cura degli animali e legate all’ecologia, Interventi Assistiti con Animali, Interventi di Aiuto nel Verde e riciclo in fattoria. E ancora, più di 20 sport e grandi giochi all’aperto, cacce al tesoro, giochi d’acqua e laboratori. Inoltre, una gita settimanale alle piscine, nei parchi naturali e uscite culturali.
Da chi sono organizzate queste attività? E per chi?
Un team costituito da istruttori sportivi, Educatori ed Animatori propone alle famiglie un centro estivo sportivo multidisciplinare rivolto a bambini e ragazzi dai 4 ai 12 anni.
Tutte le attività sono studiate affinché vi sia la maggiore accoglienza e inclusione possibile anche nei confronti di minori BES (Bisogni Educativi Speciali) e in condizioni di svantaggio, favorendo così la socializzazione.
Dove si svolgono le attività?
Le attività si svolgeranno presso la fattoria didattica e sociale “La Fattoria di Bubi e Mimi” e il “Palazzetto delle Sport”, entrambi siti a Bene Vagienna. Inoltre, sono organizzate gite e attività al fine di valorizzare il patrimonio naturalistico, culturale e ricreativo (a titolo esemplificato: parchi naturali, luoghi archeologici, musei e piscine).
Che importanza hanno le attività nello sviluppo del bambino?
Le attività permettono a tutti i bambini di fare diverse esperienze, mettendo insieme l’importanza del movimento corporeo e la bellezza dello stare all’aria aperta, in contatto con la natura, ritornando all’essenza dell’essere, messaggio che riteniamo fondamentale, in un mondo che purtroppo per i più piccoli va sempre più verso la sedentarietà e la tecnologia. Tali attività permetteranno ai minori di fare esperienze di apprendimento non formali in contesti naturali, favorendo esperienze di crescita e conoscenza del sé grazie al contatto con gli altri.
Ore 18:00. Fine della giornata. Che divertimento e che bello stare all’aria aperta nella natura!
Bibliografia
- L’effetto natura sui bambini aumenta salute, benessere e quoziente intellettivo – WWF
- Quanto è importante per i bambini socializzare per formare la loro personalità? – Pianeta Mamma
- Bisogni Educativi Speciali: Normative e pratiche di inclusione. L’orientamento – il magazine per la scuola, l’università e il lavoro.
Oggi parliamo di un altro progetto che ci sta molto a cuore: l’educazione alla Cittadinanza Globale
A febbraio di quest’anno è stato avviato il nuovo progetto “Regione 4.7 – Territori per L’Educazione alla Cittadinanza Globale”.
Questa iniziativa si colloca nel più ampio progetto della Regione Piemonte per l’Educazione alla Cittadinanza Globale (ECG) e si inserisce a pieno nella Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSvS).
Ma cos’è l’Educazione alla Cittadinanza Globale?
Si intende “il processo attivo e partecipativo di apprendimento focalizzato sul senso di appartenenza a una comunità che trascende i confini nazionali. […] Alle nuove generazioni, in special modo, ma anche al personale scolastico e agli esponenti di istituzioni e organizzazioni della società civile è richiesto di sviluppare un pensiero critico nei confronti della complessità del mondo in cui vivono, spesso veicolata dai media in maniera fuorviante, e di aumentare la consapevolezza di sé in modo da approfondire e dar voce alle proprie opinioni e ai propri valori, con l’obiettivo di cominciare infine ad esercitare la propria cittadinanza nell’interesse collettivo.”
Regione 4.7 – Territori per L’Educazione alla Cittadinanza Globale
L’iniziativa “Regione 4.7 – Territori per L’Educazione alla Cittadinanza Globale” fa riferimento a due degli obbiettivi principali dell’Agenda 2030.
– Il primo è l’obiettivo 4, che si propone di fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti. Rispetto a questo primo obiettivo, il progetto fa fede al traguardo 7, il quale stabilisce l’impegno al fine di garantire entro il 2030 che tutti gli studenti acquisiscano la conoscenza e le competenze necessarie a promuovere lo sviluppo sostenibile.
– Il secondo obiettivo dell’Agenda 2030 su cui “Regione 4.7” agirà è l’obiettivo 12, cioè garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo, e punterà soprattutto al traguardo 8, che prevede di garantire che entro il 2030 tutti gli studenti acquisiscano la conoscenza e le competenze necessarie a promuovere lo sviluppo sostenibile.
Nel concreto, questo progetto ha lo scopo di promuovere, nei prossimi due anni, la diffusione e l’integrazione dell’educazione alla cittadinanza globale nella programmazione e nelle strategie locali per contribuire a rafforzare e ampliare il concetto di cittadinanza, intesa come appartenenza alla comunità globale ed espressione della solidarietà internazionale.
Per raggiungere l’obiettivo specifico del progetto, APDAM, insieme agli altri enti partner e aderenti nella Regione Piemonte, si impegna in attività di Educazione alla Cittadinanza Globale con le scuole e di formazione degli insegnanti, affinché possano trasmettere i valori propri del progetto agli studenti. L’effetto desiderato sarà lo sviluppo di una vera e propria comunità educante attraverso la creazione di un circolo virtuoso.
- https://www.anci.piemonte.it/cooperazione-decentrata-aperte-le-candidature-al-progetto-regione-47/
- http://www.oxfamedu.it/educazione-alla-cittadinanza-globale/
- https://unric.org/it/obiettivo-4-fornire-uneducazione-di-qualita-equa-ed-inclusiva-e-opportunita-di-apprendimento-per-tutti/
- https://unric.org/it/obiettivo-12-garantire-modelli-sostenibili-di-produzione-e-di-consumo/
- http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/europa-e-cooperazione/cooperazione-internazionale/progetti-cooperazione-internazionale/progetto-regione-4-7
Il Progetto Mindchangers sullo sviluppo sostenibile che pone l’accento sulle problematiche idriche.
Se l’ultimo rapporto del Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) conferma che il surriscaldamento globale sta già avendo impatti diffusi e disastrosi in ogni regione del mondo, ci lascia anche un messaggio di speranza. Se agiamo adesso, possiamo ancora assicurare un futuro vivibile e sostenibile a tutti (“if we act now, we can still secure a liveable sustainable future for all”).
In questa prospettiva e con l’impegno di APDAM e la Cooperativa Animazione Valdocco, il progetto YOUNG 4 H2O coinvolge le nuove generazioni sui temi dello sviluppo sostenibile e della cooperazione internazionale, inserendosi nel contesto più ampio del progetto europeo “Mindchangers – Regions and youth for Planet and People” e dell’Agenda 2030, facendo particolare riferimento all’obiettivo 4 (educazione alla cittadinanza globale), 11 (città a comunità sostenibili) e 13 (lotta al cambiamento climatico) .
Nel particolare, YOUNG 4 H2O si svilupperà nei territori del Basso Stura e dalla Val Susa che hanno risentito in modo particolare della siccità dell’estate 2022 e ancora oggi continuano a risentire della situazione che non sembra migliorare: il deficit di piogge registrato a marzo 2023 rispetto alla media climatica 1991-2020 si attesta oltre l’80%. La siccità e i suoi impatti sono il risultato del cambiamento climatico in combinazione con altri fattori, come la cattiva gestione dei fiumi e delle aree naturali e l’inefficienza delle attività produttive rispetto allo sfruttamento delle risorse naturali.
Date queste premesse, la gestione dell’acqua diventa una tematica fondamentale e i giovani possono portare a un cambiamento positivo grazie ad azioni concrete volte a contrastare la crisi climatica.
In questo contesto, YOUNG 4 H2O si propone di formare giovani tra i 15 e i 25 anni sulla scarsità idrica, sull’importanza dell’educazione alla cittadinanza globale e l’utilizzo della comunicazione e dei social media, perché diventino essi stessi animatori di comunità e affinché coinvolgano coetanei e non nella lotta al cambiamento climatico.
PROGETTO BIANCO
Da oggi puoi candidarti per il nostro servizio civile!
Perché PROGETTO BIANCO?
Il BIANCO è il colore della purezza, dell’innocenza e della sensibilità: in un ambiente apporta sensazioni di pace e tranquillità; rappresenta l’inizio di qualcosa, una pagina bianca su cui iniziare a scrivere una nuova storia. Identifica quindi un progetto che ha come settore di intervento l’educazione e la promozione culturale ed ha come destinatari principali i minori ed i giovani.
Candidati per il nostro 𝐏𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐁𝐢𝐚𝐧𝐜𝐨, nel programma 𝐎𝐯𝐞𝐫 𝐓𝐡𝐞 𝐑𝐚𝐢𝐦𝐛𝐨𝐰.
Hai tempo fino al 20 𝐟𝐞𝐛𝐛𝐫𝐚𝐢𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟑 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟒:𝟎𝟎 per inoltrare la tua domanda. Clicca QUI per effettuare la tua domanda online.
Ci trovi con il 𝐜𝐨𝐝𝐢𝐜𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝟏𝟒𝟓𝟒𝟔𝟖.
Il progetto si svolgerà in Frazione Pra 14, a 𝐁𝐞𝐧𝐞 𝐕𝐚𝐠𝐢𝐞𝐧𝐧𝐚 (𝐂𝐍)
Per info e chiarimenti puoi scriverci a: 𝘪𝘯𝘧𝘰@𝘢𝘱𝘥𝘢𝘮.𝘰𝘳𝘨
Oppure utilizza il nostro form di contatto