Cooperazione Internazionale

FESTA DELLA LIBERAZIONE

Un Richiamo all’Impegno per un Futuro di Libertà e Cooperazione.

Ogni anno il 25 aprile ci offre l’opportunità di riflettere sulla forza della resistenza, sull’importanza della libertà e sull’impegno per un futuro migliore. In questa giornata speciale, celebrata in tutta Italia, ricordiamo la caduta del regime fascista e la fine dell’occupazione nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. Ma la Festa della Liberazione non è solo un momento di commemorazione del passato; è anche un’occasione per guardare avanti e rinnovare il nostro impegno per costruire un mondo basato sui valori della democrazia, della giustizia e della solidarietà.

Nell’ambito della cooperazione internazionale, i valori incarnati dalla Festa della Liberazione sono fondamentali. Lavorando per promuovere lo sviluppo sostenibile, la pace e i diritti umani nei Paesi in via di sviluppo, ci impegniamo a garantire che tutte le persone possano vivere libere dalla povertà, dalla violenza e dalle ingiustizie. I progetti di cooperazione internazionale non solo offrono assistenza materiale, ma incoraggiano anche la partecipazione civica, l’empowerment delle comunità e la promozione di una cultura di pace.

La cooperazione internazionale è un atto di resistenza contro la povertà, l’oppressione e l’indifferenza, e richiede un impegno costante e determinato da parte di tutti noi. Questo ci ricorda l’importanza dell’impegno personale per il bene comune: anche noi possiamo contribuire al cambiamento attraverso azioni concrete: che si tratti di partecipare a progetti di sviluppo comunitario, di sostenere cause umanitarie o di difendere i diritti umani, ognuno di noi ha il potere di leggere in modo critico la realtà e trasformarla.

Manteniamo viva la memoria della Festa della Liberazione e continuiamo a difendere i valori di libertà, giustizia e solidarietà in tutto il mondo. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo sperare di costruire un mondo più equo e pacifico per le generazioni future.

NATALE SOLIDALE 2023

Le donazioni e il supporto che le persone danno alle associazioni ed alle organizzazioni sono fondamentali per il proseguimento delle attività portate avanti vicino o lontano da noi.

Donare e supportare hanno alla base un rapporto di fiducia che si è costruito o si costruisce tra chi dà e chi riceve: do in mano a te il mio tempo, i miei soldi e la mia attenzione. È un rapporto che si costruisce con il tempo che necessita di avere alla base prove oggettive e consolidate.

Nella cooperazione internazionale i risultati e le attività che vengono svolte sono spesso geograficamente lontani da noi e più una cosa è lontana e più è difficile fidarsi. 
APDAM ritiene importante quindi essere trasparente con coloro con i quali questo rapporto di fiducia si è creato oppure si creerà rendendo pubbliche tutte le attività svolte e la gestione delle risorse, attraverso le pubblicazioni dei bilanci annuali e aggiornando in maniera continuativa sulle attività nei tre paesi partner: Senegal, Repubblica di Guinea e Repubblica Democratica del Congo.

Ci sono diversi modi per supportare le attività di APDAM nei progetti di cooperazione internazionale delle quali troverai tutte le informazioni sul sito web: attraverso le donazioni del 5×1000 oppure attraverso il tuo lascito testamentario. Donare è anche dare un po’ del tuo tempo: numerose sono le attività che APDAM organizza, rimani aggiornato su tutti gli eventi in modo da conoscere più da vicino A Proposito Di Altri Mondi !!

Quest’anno, il panettone solidale di APDAM si arricchisce dei prodotti della fattoria:


Il kit Infuso contiene un panettone classico alto da 500 gr. e l’infuso della Fattoria.

L’infuso della Fattoria è composto da erbe naturali senza dolcificanti, per un infuso rilassante e digestivo, antispatico.
Il rimedio ideale per contrastare stati di stress dopo una giornata frenetica, grazie alle preziose proprietà delle erbe in esso contenute.

Non sai cosa regalare a Natale? I prodotti per la cura della persona, realizzati con ortaggi e erbe officinali coltivati direttamente nella Fattoria di Bubi e Mimi, renderanno felici più persone: chi li riceve e chi potrà continuare a frequentare l’ambiente, grazie alla tua scelta di fare un regalo etico!

I nostri prodotti di Cosm-Etica sono tutti Vegani & Cruelty Free, prodotti senza additivi chimici e completamente naturali!
Qui sotto alcuni prodotti di Cosm-Etica. Visita lo shop per scoprirli tutti

Quest’anno è nata anche la linea FILI D’ERBA di infusi ed erbette direttamente dal giardino della fattoria di bubi e mimi! 

Regali che hanno il profumo dei bambini del progetto Fili d’erba, che in fattoria hanno trovato ore di sollievo e un luogo accogliente… e che in più hanno effetti balsamici e rilassanti!

Per ordinare scrivi al numero 3518275686, indicando il tuo NOME, COGNOME e ORDINE, verrai contattato per concordare il RITIRO!

progetto fili derba crescere attraverso la natura fattoria didattica e sociale a benevagienna

PROGETTO FILI D’ERBA: CRESCERE ATTRAVERSO LA NATURA

Il progetto “Fili d’Erba” è terminato e ci ha lasciati soddisfatti e pieni di speranze per il futuro. Il racconto del progetto attraverso le parole di chi l’ha vissuto in prima persona.

Nel cuore del progetto “Fili D’erba”, la nostra ortoterapeuta Milena Bellonotto condivide un’ispirazione profonda: “Vorrei che il concetto del ‘prendersi cura’ di una pianta, di un seme o di un fiore generasse, per osmosi, il prendersi cura di sé e del proprio potenziale inespresso. Fili D’erba è anche questo: imparare ad amare e ad amarsi attraverso la Natura. Perché se non ci si ama dal profondo è difficile amare ciò che ci circonda.”

Il progetto che si è svolto all’interno della Fattoria di Bubi e Mimi, fattoria didattica e sociale a Benevagienna è iniziato a Marzo 2023. Il programma ha coinvolto una decina di bambini e ragazzi pre-adolescenti, insieme a un’ortoterapeuta e un’educatrice, per creare un ambiente generativo e accogliente. Questo ha fornito il terreno fertile per un percorso di crescita personale.

Le attività proposte durante questo percorso includevano la creazione di un erbario, la semina in vasetti, la caccia al tesoro per scoprire le erbe aromatiche e la realizzazione di una carta d’identità delle piante attraverso il disegno. La sfida era mantenere alta la motivazione dei giovani partecipanti, quindi, attraverso una riunione partecipativa, è emersa un’idea straordinaria: la creazione di oggetti a tema Natura da vendere al mercatino dell’antiquariato di Benevagienna. E con il ricavato? La realizzazione di un sogno di ogni bambino coinvolto.

Il 29 ottobre ha, quindi, segnato la conclusione di questo straordinario progetto con la vendita di prodotti unici come cassette colorate, segnalibri decorati con foglie essiccate, piccoli bouquet, bustine di semi e sacchetti di potpourri. Ottima l’affluenza al banco grazie alla partecipazione attiva dei bambini: da chi cercava modi per attirare potenziali clienti a chi spiegava con accuratezza e precisione gli oggetti in vendita, dalla loro nascita al loro utilizzo, nonché il progetto Fili d’erba, grazie al quale tutto è stato possibile.

L’educatrice Rita Alessandria condivide la sua soddisfazione con queste parole: “La soddisfazione finale è stata grande e questo è solo un arrivederci”. Il progetto continua a lasciare un’impronta positiva nella comunità, promuovendo il legame tra la cura della Natura e la crescita personale dei partecipanti.

SCOPRI IL PROGETTO “FILI D’ERBA”

GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Oggi vogliamo raccontarti una storia potente, senza un nome, perché rappresenta la possibile realtà di innumerevoli donne intrappolate nella spirale della violenza e del matrimonio coercitivo. Dietro ogni cifra statistica, c’è una vita, un volto e una battaglia.

La storia inizia come quella di molte bambine, in un villaggio dove la fame e la povertà sono quotidiane. Una bambina che va a scuola e ha sogni, una famiglia numerosa che cerca di sopravvivere. Tuttavia, la realtà crudele si manifesta quando diventa evidente che la prospettiva di un matrimonio precoce è l’unica alternativa per assicurare un futuro, anche se limitato, per questa ragazza.
L’orrore dei matrimoni forzati e della perdita di opportunità educative si svela quando la giovane donna, diventata madre prima ancora di poter completare la sua formazione, si ritrova in una situazione di totale dipendenza. Il marito più anziano non solo le nega il diritto di continuare la scuola, ma le impedisce anche di lavorare, aggravando la sua vulnerabilità.
Alla morte del marito, liberata dalle catene di un matrimonio oppressivo, questa donna coraggiosa decide di tornare nel suo paese con i suoi figli. È qui che inizia il percorso verso la libertà e l’indipendenza economica. Affrontando le sfide con tenacia e determinazione, impara a gestire la propria vita. Nonostante le difficoltà, impara a gestire le risorse limitate, ad affrontare le sfide quotidiane e a prendere decisioni che plasmano il suo futuro.

Questa storia è un richiamo alla nostra responsabilità collettiva di lavorare insieme per eliminare la violenza di genere e garantire l’accesso all’istruzione e alle opportunità economiche per tutte le donne nel mondo. Attraverso progetti di cooperazione internazionale, possiamo contribuire a creare un futuro in cui storie come questa diventano sempre più rare e il potenziale delle donne è pienamente realizzato.

In ogni progetto di APDAM, lavoriamo insieme per favorire:

  • il diritto di vivere una vita sana, piena e partecipe di bambine e donne;
  • la “capacitazione” degli individui e delle comunità, con l’obiettivo non di contrastare singoli bisogni, ma di rimuovere le circostanze per le quali vengono lesi uno o più diritti fondamentali degli esseri umani in quanto tali;
  • l’approccio ai diritti umani e alle capacità come modo più completo ed etico per favorire uno sviluppo integrato e sostenibile della persona;
  • il rispetto di se stessi e degli altri, indipendentemente dal luogo di nascita, dalla cultura e dal credo;

Ogni undici minuti una donna muore, ma in ogni istante possiamo agire INSIEME per cambiare il corso di molte storie e costruire un mondo in cui la parità di genere è una realtà.
Nessuna può essere lasciata indietro, in Italia e in Altri Mondi, ma per farlo abbiamo bisogno anche di te!


Era il 1992 quando la violenza contro le donne è stata riconosciuta come violazione dei diritti umani dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Dopo più di trent’anni il problema è ancora estremamente diffuso. 

In un mondo che ancora combatte per la parità di genere, la condizione delle donne in molte parti dell’Africa rimane una sfida urgente e critica. Le storie di oppressione, violenza e discriminazione possono sembrare distanti e astratte, ma sono racchiuse nelle vite di milioni di donne che combattono ogni giorno per la propria libertà.
In Africa, infatti, le donne vedono sistematicamente negati i propri diritti fondamentali. Qui, la condizione femminile è caratterizzata da abusi sessuali e violenze di genere, sia in ambiente domestico che nella società. L’UNICEF riporta che il 42% delle donne ha subito violenza fisica o sessuale da parte del proprio partner. Questi dati sconcertanti mettono in luce la necessità critica di affrontare la violenza di genere in modo globale.

Nel mondo, ogni anno vengono uccise circa 48.800 donne, 5 ogni ora.
Più di 133 donne e ragazze ogni giorno. Una ogni 11 minuti.
Ma il problema non esclude nessun Paese: quest’anno, in Italia, su 295 omicidi registrati, 106 sono stati con vittime donne. Cambiano le modalità ma non le conseguenze.

il giardino del sentire oltre i confini luogo di inclusione sociale a benevagienna

ESPLORANDO IL GIARDINO SENSORIALE: UN VIAGGIO NELL’INCLUSIONE ATTRAVERSO I GRANDI PERSONAGGI – II PARTE

Il Sogno, la Forza e l’Inclusione: Le storie che illuminano il nostro Giardino

Proseguiamo oggi nel nostro viaggio nel “Giardino Sensoriale”, esplorando le storie ispiratrici di individui straordinari che ci hanno guidato attraverso i loro sogni, insegnandoci il valore della lotta per ciò in cui crediamo (leggi la prima parte dell’articolo)

Anna Frank: Trovare la Bellezza nella Sofferenza

Anna Frank, tramite il suo potente Diario scritto durante l’Olocausto, ci ha donato la frase indelebile: “Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora.” La forza di questa giovane ci insegna che la prospettiva può trasformare anche le sfide più difficili in opportunità di crescita.

J.K. Rowling: Sogni, Rifiuti, e il Successo di Hogwarts

J.K. Rowling ci ha portato nel magico mondo di Hogwarts con la Saga di Harry Potter. Meno noto è il fatto che questa autrice abbia scritto la saga durante un periodo buio della sua vita e abbia affrontato numerosi rifiuti editoriali prima di trovare chi credesse nel suo talento. La sua storia ci ricorda che il successo spesso segue la perseveranza.

Samantha Cristoforetti: Rompere gli Stereotipi Spaziali

Voliamo nello spazio con l’astronauta Samantha Cristoforetti, donna coraggiosa che sfida gli stereotipi di genere nel campo scientifico. La sua storia evidenzia le discriminazioni che limitano le opportunità delle donne nelle materie scientifiche e ci invita a promuovere una maggiore parità di genere in ogni ambito.

Nelson Mandela: L’Arma Potente dell’Educazione

Concludiamo con Nelson Mandela, premio Nobel per la pace e simbolo della lotta contro il segregazionismo. La sua dichiarazione “L’educazione è l’arma più potente che ci consente di cambiare il mondo” ci ispira a perseguire la consapevolezza come motore del cambiamento, affrontando le ingiustizie e costruendo una realtà migliore. Nonostante il suo impegno politico iniziò nel 1944, è evidente quanto sia ancora necessario ricordare e portare avanti la sua lotta, al giorno d’oggi.

In questo giardino, ogni pietra racconta una storia di coraggio e determinazione.
Vi invitiamo a Bene Vagienna per immergervi in queste straordinarie narrazioni, simboli tangibili di un mondo che abbraccia la parità, combatte le discriminazioni e incoraggia il perseguire dei sogni con tenacia.

Bibliografia 

  1. Libreriamo – le frasi più belle di Anna Frank
  2. Le Petre – JK Rowiling: Come è nata la storia di Harry Potter
  3. Wikipedia – Malala Yousafzai
  4. Fem – Nelson Mandela: frasi, citazioni e aforismi dell’eroe sudafricano
  5. Unicef – Rapporto: in matematica, le ragazze sono indietro rispetto ai ragazzi a causa delle discriminazioni e degli stereotipi di genere
Fattoria didattica a Benevagienna inclusione sociale

ESPLORANDO IL GIARDINO SENSORIALE: UN VIAGGIO NELL’INCLUSIONE ATTRAVERSO I GRANDI PERSONAGGI – I PARTE

Diamo uno sguardo alle aule del “Giardino del sentire oltre i Confini” che abbiamo dedicato a grandi personaggi che hanno lasciato un segnato nell’ambito dell’inclusione

Benvenuti nella Fattoria di Bubi e Mimi a Bene Vagienna, nel cuore del nostro “Giardino del Sentire Oltre i Confini” (scopri tutto sul giardino). In questo luogo unico, ciascuna area è dedicata a figure straordinarie che, attraverso la loro vita e il loro impegno, hanno superato pregiudizi, abbattuto limiti e affrontato le difficoltà, regalandoci preziose lezioni di inclusione. 

Jacques Cousteau: Oltre i Limiti Marini

Jacques Cousteau, il leggendario esploratore del mondo sottomarino, ha dedicato la sua esistenza a diffondere le meraviglie degli abissi. Fu anche autore dell’illuminata “Carta dei diritti delle generazioni future”, presentata all’UNESCO e approvata nel 1991. Il nostro laghetto, abitato da anatre e piccoli pesci, è un omaggio a Cousteau. Questo spazio consente ai bambini con difficoltà motorie di immergere i loro piedini in sicurezza, permettendo loro di sperimentare il piacevole movimento degli animali sott’acqua.

Malala Yousafzai: Educazione Senza Confini

L’aula all’aperto, incorniciata da tigli profumati, è dedicata a Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace nel 2014. Malala ha difeso con determinazione il diritto all’istruzione, dichiarando di non temere alcun ostacolo nel perseguire la sua educazione.  Malala disse: «Non mi importa di dovermi sedere sul pavimento a scuola. Tutto ciò che voglio è l’istruzione. E non ho paura di nessuno.». In questa aula, insegnanti e bambini si riuniscono a terra, per riallacciare il legame con la terra, ormai spesso trascurato. Questo spazio incarna il valore di un’istruzione senza confini e il coraggio di perseguire un percorso educativo personale.  Il profumo intenso dei tigli accompagna le sedute di neuropsicomotricità e le attività formative volte a supportare bambini e giovani in difficoltà.

Il Messaggio di Fratellanza nei Cerchi di Piante: Madre Teresa di Calcutta

I cerchi di piante, dedicati a donne straordinarie come Madre Teresa, trasmettono messaggi profondi di fratellanza, tolleranza e amore. Madre Teresa ci ricorda l’importanza di mettere amore anche nelle piccole cose, senza attendere occasioni straordinarie. Questo principio diventa il cuore pulsante de “La fattoria di Bubi e Mimi”, una fattoria didattica di APDAM che, combattendo la povertà educativa nella provincia di Cuneo, dimostra come l’impronta dell’educazione rimanga nei bambini, indipendentemente dal percorso di vita che sceglieranno.

In questo giardino, ogni spazio racconta una storia di inclusione e apprendimento.

Vi aspettiamo per condividere con noi l’esperienza di questi luoghi straordinari, simboli tangibili di un mondo che abbraccia e celebra l’inclusione in tutte le sue sfaccettature.

Bibliografia 

  1. Wikipedia – Jacques-Yves Cousteau
  2. Sergio Ferraris – La carta dei diritti delle generazioni future
  3. Wikipedia – Malala Yousafzai

COSA SIGNIFICA ESSERE RICONOSCIUTI IN UN PAESE?

Da sempre crediamo fondamentale ottenere il riconoscimento nel Paese in cui operiamo perché il rispetto del contesto in cui si interviene, delle leggi e della sovranità del popolo che lo abita è uno dei valori principali per noi.

In ambito internazionale è fondamentale per uno Stato l’essere riconosciuto dagli altri Stati membri della comunità internazionale: questo è necessario, infatti, per poter agire all’interno della comunità nei rapporti con gli altri Paesi, sottostando al diritto internazionale.
A livello nazionale l’essere riconosciuti è altresì fondamentale per le Organizzazioni della Società Civile: il Governo dello Stato in cui si portano avanti gli interventi di cooperazione internazionale riconosce l’ente (che ha la sede principale all’estero), iscrivendolo nel registro nazionale delle Organizzazioni della Società Civile (OSC).
L’essere riconosciuto come ente non è legalmente vincolante per le organizzazioni che operano sul territorio ma invece obbligatorio è il rispetto delle leggi nazionali, qualsiasi sia lo status.

Quindi quali sono i benefici dell’essere riconosciuti come Organizzazione Non Governativa (ONG) in un Paese estero?

Per godere del riconoscimento è necessario rispettare le procedure indicate dallo Stato, ma allo stesso tempo l’iscrizione nel registro delle OSC garantisce benefici, in modo particolare nell’ottica di creare rete nel territorio in cui si sta operando integrandosi con il contesto di Organizzazioni della Società Civile già esistente. Operare in un paese, essendo riconosciuti dal governo del paese fornisce credibilità ed affidabilità nei confronti dei possibili partner di progetto che vorranno prendere parte agli interventi, siano essi organizzazioni oppure enti governativi, programmi nazioni o internazionali.

Come APDAM, abbiamo ottenuto questo status nei tre paesi in cui interveniamo nel continente africano: da giugno 2022 siamo Partner riconosciuti del Governo della Repubblica di Guinea; dal 2018 siamo ONG riconosciuta in Repubblica Democratica del Congo; dal 16 marzo 2023 siamo ONG riconosciuta in Senegal.

Bibliografia 

  1. Eidgenössisches Departement für auswärtige Angelegenheiten EDA, Il riconoscimento internazionale di Stati e Governi.
  2. International Centre for non-profit law, Senegal.

LA COSMETICA NATURALE CHE AIUTA APDAM – parte 2

Nella Fattoria didattica di Bubi e Mimi, la Fattoria sociale realizzata all’interno di un’azienda agricola tradizionale a conduzione familiare, viene prodotta la cosmetica naturale che aiuta a sostenere le attività di APDAM.

Nella Fattoria di Bubi e Mimi, la fattoria didattica e sociale realizzata all’interno di un’azienda agricola tradizionale a conduzione familiare produciamo la linea di cosmETICA: prodotti per la cura della persona realizzati con ortaggi e aromatiche officinali, coltivati seguendo i principi dell’agroecologia.

La vendita dei prodotti di cosmETICA ci supporta per continuare a metterci a disposizione come luogo accogliente, come ambiente rigenerativo dove ogni bambino e ogni persona possono trovare benessere.

Puoi trovare tutti i progetti e le attività che hanno luogo nella fattoria cliccando QUI.

Quest’anno abbiamo realizzato una linea di 14 prodotti creati con attenzione verso la Natura, dalla semina alla trasformazione.

Oggi ti presentiamo le proprietà e i benefici di altri 2 prodotti che trovi da subito disponibili per te o per i tuoi regali di Natale!


SAPONE MANI E VISO

AL MELONE E ALL’ANGURIA

Sapone detergente e protettivo

Il MELONE appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee ed è caratterizzato dal contenere una grande quantità di acqua, pari a circa il 90%, oltre a preziosi sali minerali e vitamine.
Tra queste, la vitamina A è ottima per evitare la secchezza delle mucose e della pelle, per questo l’estratto è utilizzato per lenire la pelle secca o sensibile. La vitamina E, poi, è un potente antiossidante.
In particolare, il melone aiuta ad eliminare le tossine, a prevenire la comparsa di macchie e a deterge la pelle.

I prodotti a base di melone e anguria, per i loro alti poteri idratanti, sono ottimi per mantenere una pelle idratata, luminosa, tonica e morbida. Sono ideali per tutti i tipi di pelle, anche per le sue proprietà antinfiammatorie.

DOCCIA SHAMPOO

AL MELONE E ALL’ANGURIA

Fresco e delicato

Anche l’ANGURIA appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee ed è ricca di acqua, sali minerali e vitamine.
Oltre alle proprietà che ha in comune con il melone, l’anguria ha anche un’azione antiossidante e di aiuto per la protezione della pelle dai raggi UV.

La pelle non è l’unica a beneficiare delle loro proprietà, perché i prodotti a base di anguria e melone sono ottimi anche per i capelli, che risulteranno lucenti e idratati.

La polpa e dei semi dell’anguria sono ricchi di OMEGA 6 e 9 che proteggono dalla disidratazione del capello e aiutano a fronteggiare situazioni di stress per la cute.

Prova tutti i nostri prodotti di cosmetica. Con un piccolo gesto puoi prenderti cura di te e aiutare APDAM.

UNA DELEGAZIONE DALLA REPUBBLICA DI GUINEA PER PARLARE DI FUTURO!

[Leggi qui la prima parte]

Sono quasi terminati i dieci giorni con la delegazione dalla Repubblica di Guinea, accolta nelle comunità di Almese e Bene Vagienna. Giorni di conoscenza, scambio, formazione e accoglienza che più di ogni altra cosa ci hanno fatto comprendere il valore della cooperazione decentrata: una tipologia di cooperazione internazionale allo sviluppo, che contribuisce a costruire relazioni tra territori.

Condividiamo con voi le parole del nostro Direttore Christian Foti, la sera in cui è arrivata la Delegazione in Italia. Parole scritte di getto ma con un’emozione sincera per il risultato ottenuto e la voglia di lavorare ancora per continuare a non lasciare indietro nessuno.

Sto per mettermi a dormire dopo una giornata pressoché eterna.
Sono stanco, ma molto contento.

Che bello, all’aeroporto, accogliere persone che ero abituato a incontrare in terre così lontane!

Bello vederli gustare avidamente lo strudel di mele e i croissant alla crema di pistacchio con un buon cappuccino “all’italiana” al primo autogrill;

Bella l’accoglienza in famiglia di Ombretta, la sindaca di Almese, con un buon caffè, succhi e nocciole;

Bello, se non bellissimo, vedere la genuina emozione di Rosaria, la vice sindaca di Bene Vagienna che, un po’ agitata, spacchettava un vassoio di pasticcini e preparava i calici per il brindisi;

Bello vedere Zeno che aiutava Rose con i bagagli;

Bella l’esultanza della delegazione della Guinea alla vista del cartello stradale del gemellaggio tra Almese e Yende Millimou;

Bello vedere gli occhi spalancati del sindaco di Beindou osservare le distese dei nostri campi;

Bello vedere il parroco con alcuni membri del consiglio parrocchiale dire qualche preghiera di benedizione per la missione;

Bello sentire dire: “Da qua passano i nostri fratelli, quelli che non muoiono in mare, e passano con grande fatica. Avevamo paura, ma siamo qua da persone libere…grazie a voi!”

Bello, emozionate…commovente.
Forse per la prima volta credo di aver capito fino in fondo il valore della cooperazione decentrata…

Esistono tanti mondi su un solo pianeta, questi altri mondi li abbiamo conosciuti attraverso le loro parole e i loro sguardi curiosi ed emozionati. Ed è sempre così bello non esserne indifferenti e riconoscere alla fine come siamo tutti parte dello stesso mondo.
Perché comunque, sempre, A Proposito di Altri Mondi.



LA COSMETICA NATURALE CHE AIUTA APDAM

Nella Fattoria didattica di Bubi e Mimi, la Fattoria sociale realizzata all’interno di un’azienda agricola tradizionale a conduzione familiare, viene prodotta la cosmetica naturale che aiuta a sostenere le attività di APDAM.

Nella Fattoria di Bubi e Mimi, la fattoria didattica e sociale realizzata all’interno di un’azienda agricola tradizionale a conduzione familiare produciamo la linea di cosmETICA: prodotti per la cura della persona realizzati con ortaggi e aromatiche officinali, coltivati seguendo i principi dell’agroecologia.

La vendita dei prodotti di cosmETICA ci supporta per continuare a metterci a disposizione come luogo accogliente, come ambiente rigenerativo dove ogni bambino e ogni persona possono trovare benessere.

Puoi trovare tutti i progetti e le attività che hanno luogo nella fattoria cliccando QUI.

Quest’anno abbiamo realizzato una linea di 14 prodotti creati con attenzione verso la Natura, dalla semina alla trasformazione.

Oggi ti presentiamo le proprietà e i benefici di 2 prodotti che trovi da subito disponibili per te o per i tuoi regali di Natale!

CREMA MANI ZUCCA E CALENDULA

Crema mani nutriente e lenitiva

La ZUCCA appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee, una parola che deriva dal Sanscrito e che sta a indicare il groviglio caratteristico dei fusti di queste specie vegetali. Conosciuta e diffusa da moltissimi anni, solo recentemente la zucca è stata oggetto di studi scientifici per comprovarne l’utilizzo anche nel campo della cosmesi.

Nei semi della zucca, infatti, sono state identificate sostante ottime per la resistenza all’ossidazione dei tessuti e per questo utilizzate nei cosmetici ad azione antietà e antinquinamento: la zucca è ottima per mantenere la pelle nutrita e luminosa.

Oltre a questo, la polpa è ricca di minerali come fosforo, potassio, calcio, sodio e magnesio. Questi minerali risultano essere ottimi per la preparazione di prodotti nutrienti, idratanti e leviganti per il viso. La zucca possiede anche un’azione anti-infiammatoria, utile per lenire le scottature o le punture di insetto.

La CALENDULA appartiene alla famiglia delle Asteraceae, principalmente diffusa in Europa centrale e meridionale, Asia occidentale e Stati Uniti.

I suoi fiori vengono utilizzati nella produzione di cosmetici e altri rimedi naturali. È conosciuta per le sue azioni antiinfiammatoria, cicatrizzante, emolliente ed idratante; antiossidante ed antifungina.

Queste qualità fanno sì che la calendula venga impiegata per problemi della pelle come ferite, cute infiammata ed arrossata, acne e micosi. I prodotti a base di calendula sono inoltre molto calmanti e hanno un effetto di guarigione sulle ferite, per questo risultano essere adatti alla cura di pelle screpolata, secca e danneggiata dal sole

ACQUA PROFUMATA AI FIORI DI LAVANDA

FRESCHEZZA E RELAX

La LAVANDA è una pianta erbacea, perenne e profumatissima originaria del Mediterraneo. Il nome lavanda ha origine dalla parola “lavare”, poiché già i Romani ne facevano largo uso nelle loro pratiche di pulizia quotidiana e nelle terme.

Da centinaia di anni la lavanda è apprezzata per il suo grande potere curativo: non solo ha proprietà antisettiche, antidepressive e sedative, ma è anche in grado di accelerare la guarigione e prevenire la formazione di cicatrici. Inoltre è anche un ottimo repellente antizanzare.


Sulla pelle la lavanda crea una protezione di difesa dagli agenti esterni e non fa disperdere la sua umidità naturale: questo la rende adatta a tutti i tipi di pelle, anche per la grassa ed acne, dove spesso troviamo una disidratazione profonda, soprattutto se si usano prodotti aggressivi. 


Prova tutti i nostri prodotti di cosmetica. Con un piccolo gesto puoi prenderti cura di te e aiutare APDAM.

Bibliografia

  • Patel, Seema. (2013). Pumpkin (Cucurbita sp.) seeds as nutraceutic: A review on status quo and scopes. Mediterranean Journal of Nutrition and Metabolism.
  • Rezig, L., Chouaibi, M., Msaada, K., Hamdi, S. (2012) Chemical composition and profile characterisation of pumpkin (Cucurbita maxima) seed oil. Industrial Crops and Products, 37
  • Smith D. B. (1997). The Initial Domestication of Cucurbita pepo in the Americas 10,000 Years Ago. 09 May 1997: Vol.276.
  • Carrubba, A., Catalano, C., Militello, M. (2009). La coltivazione della calendula (Calendula officinalis L.) come prodotto erboristico.. In Atti XV Congresso Nazionale Società Italiana di Fitoterapia. Siena. Disponibile in: https://hdl.handle.net/10447/52635
  • Fonte: Heike Käser 2010, “Naturkosmetische Rohstoffe”, Linz, Verlag Freya, 3. Auflage 2012.
delegazione africa donne cooperazione internazionale onlus

GLI EVENTI DI APDAM: UNA DELEGAZIONE DALLA REPUBBLICA DI GUINEA PER PARLARE DI FUTURO!

Grazie alla nostra mediazione come partner tecnico, i progetti di Cooperazione Decentrata attualmente in Corso in Repubblica di Guinea non si fermano e accolgono nelle comunità una delegazione dai villaggi per parlare di Futuro.

Per dieci giorni di condivisione e progettazione, i due comuni ospiteranno una delegazione direttamente da Beindou e da Yendé-Millimou. 

In programma, incontri con il Comune, con la Regione, con l’Università e con la Comunità, per avvicinarci, riconoscerci, superare le distanze e immaginare un futuro di condivisione e sviluppo.

Sono in programma eventi aperti alla Comunità tutta e a chiunque interessato, per accogliere la Delegazione e condividere i risultati di progetto e gli obiettivi futuri.

Per maggiori informazioni e qualora ci fosse interesse a partecipare ai diversi incontri contattare: 
Christian Foti: +39 339 182 0732 (Bene Vagienna)
Flavia Minelli: +39 379 277 1682 (Almese)
Matilde Bove: +39 340 864 9485 (Almese)

A seguire, i programmi delle due delegazioni: non perderti gli eventi aperti alla comunità e segui gli aggiornamenti sulle storie di APDAM!

Di Bene in Beindou

Cooperare tra nord-sud e sud-sud per la sicurezza alimentare tra il comune di
Bene Vagienna e il comune di Beindou.

Dal 19 al 28 ottobre 2023

Saranno a Bene Vagienna: 
Tamba Kittan LENO – Sindaco di Beindou;
Rose MARA – Comune di Beindou, rappresentante società, groupement donne;
Mory KEITA – ONG locale RESADEL, direttore esecutivo;

Giovedì 19 
Benvenuto in Comune e in Parrocchia – Bene Vagienna

Venerdì 20 
Incontro in Regione con assessori e funzionari – Torino

Sabato 21 
Visita della città di Bene Vagienna con i ciceroni della Scuola Media locale
Ore 17:30
Presentazione della Delegazione e del Progetto alla Comunità – Palazzo Rorà, Bene VagiennaAPERTO ALLA COMUNITA’
a seguire
Apericena in condivisione
APERTO ALLA COMUNITA’

Lunedì 23
Incontro nel novarese con il Sig. Claudio Salsa e collegamento online con il Burkina Faso

Martedì 24 – Mercoledì 25
Incontri, Workshop ed Esperienze laboratoriali in campo – Università degli Studi di Torino

Giovedì 26
in serata workshop in Comune – Bene Vagienna

Venerdì 27
in serata cena di saluto condivisa – Fattoria di Bubi e Mimi (Bene Vagienna)
APERTO ALLA COMUNITA’

Sabato 28
Saluto in Comune – Bene Vagienna

RISOrse in comune

Rafforzamento della sicurezza alimentare a Yendé-Millimou attraverso partenariati nord-sud/sud-sud tra il Comune di Almese e il Comune di Yendé-Millimou

Dal 19 al 28 ottobre 2023

Saranno ad Almese:
Jean MILLIMOUNO – Rappresentante paese APDAM
Finda YOMBOUNO – Comune di Yendé-Millimou, rappresentante società, groupement donne 
Saa David YOUMBOUNO – Sindaco Yendé-Millimou 
Tenne BONGONO – Comune di Yendé-Millimou, rappresentante società, groupement donne;

Giovedì 19 
Benvenuto in Comune – Almese

Venerdì 20 
Incontro in Regione con assessori e funzionari – Torino

Sabato 21 
Ore 16:00
Cerimonia di benvenuto al centro culturale del Ricetto di San Mauro con performance di Fabula Rasa 
APERTO ALLA COMUNITA’
A seguire cena in condivisione

Lunedì 23
Incontro nel novarese con il Sig. Claudio Salsa e collegamento online con il Burkina Faso

Martedì 24 – Mercoledì 25
Incontri, Workshop ed Esperienze laboratoriali in campo – Università degli Studi di Torino 

Giovedì 26
In serata Consiglio Comunale e Incontro con la Comunità
APERTO ALLA COMUNITA’

Sabato 28
Saluto in Comune – Almese


SANSA BANA: GIORNATA MONDIALE DEL SORRISO

Ieri era la giornata mondiale del sorriso!

Nuovamente cogliamo l’occasione per rivolgere un pensiero ai bambini di Sansa Bana e a chi ha dedicato la propria vita a riportare loro un sorriso, curando le ferite del cuore e diventando un posto sicuro e accogliente anche quando non si trova un motivo per sorridere.

Vi presentiamo quindi, altri due membri di questa grande famiglia: i loro nomi sono CLAUDE e CLAUDINE!

Claude e Claudine sono due fratellini, che fin dall’infanzia hanno vissuto situazioni di violenza domestica. Alla morte della mamma vengono portati a Sansa-Bana con il loro fratello maggiore, Clovis.
Qui c’è una bambina, Naomie, con la quale creano subito un gran legame ed è difficile per loro separarsi: non la lasciano nemmeno andare a scuola senza piangere o seguirla, aspettandola all’uscita.

Sono entrambi bambini molto sensibili e bisognosi di affetto. Claude è più taciturno e fragile, Claudine più allegra e sorridente… ma il passato ogni tanto raffiora per entrambi e diventa difficile da sopportare: in quei casi la presenza di Emiliana è per loro molto importante, solo con lei si calmano.

Con Emiliana si divertono a giocare, danzare, mangiare arachidi… e i biscotti che porta da Kikwit!

NOI VOGLIAMO ESSERCI AL FIANCO DI EMILIANA PER RIPORTARE IL SORRISO A QUESTI BAMBINI, E TU?


Fare la tua parte è facile: ti basterà compilare questo modulo di sostegno a distanza (anche in modalità digitale) e inviarlo a sansabana@apdam.org.
Se invece preferisci parlare direttamente con Emiliana, chiamala al 3338880674 o scrivile a sansabana@apdam.org

Scopri tutti i nostri progetti di cooperazione internazionale!

RIFLESSIONI E PROMEMORIA PER ALLENARE L’EMPATIA

Qualche giorno fa è stato pubblicato sui social un video promosso dal Governo sulla situazione degli sbarchi di queste settimane, ribadendo tra le altre cose la necessità di respingere i migranti, di difendere i confini esterni e di riformare i Centri di permanenza per i rimpatri.
Alcune organizzazioni umanitarie, impegnate nei territori interessati per favorire sviluppo locale, hanno deciso di reagire con un comunicato stampa.

Anche noi di APDAM prendiamo posizione

contro alcune dichiarazioni che riteniamo infondate e in contrasto con “gli sforzi e i mezzi impiegati dalla cooperazione italiana per creare un rapporto di fiducia con la società civile e i partner locali e sensibilizzare molti giovani sui rischi di migrazione irregolare, all’apertura di canali di ingresso legali, le condizioni richieste per le richieste di protezione e i progetti di sviluppo locale”

Abbiamo ritenuto, infatti, che il termine clandestino sia stato usato in modo “legalmente inappropriato per definire coloro che stanno cercando di raggiungere l’Europa e non hanno ancora avuto l’opportunità di richiedere una qualche forma di protezione, e che contiene anche un giudizio negativo, che probabilmente diffonderà odio e discriminazione”.

Per saperne di più:
Sortie de la Première ministre d’Italie sur les migrants irréguliers: «Un message en contradiction avec les activités de la coopération italienne», dénoncent des Ong

Per allenare l’empatia e il pensiero critico

Abbiamo raccolto alcune definizioni e riflessioni che in fondo già conosciamo ma che spesso dimentichiamo. Da rileggere quando l’assuefazione a un certo tipo di narrazione ci porta a rimanere impassibili e incapaci di reagire.

PROPAGANDA
/pro·pa·gàn·da/
sostantivo femminile
Azione intesa a conquistare il favore o l’adesione di un pubblico sempre più vasto mediante ogni mezzo idoneo a influire sulla psicologia collettiva e sul comportamento delle masse.
(Oxford Language)

DISINFORMAZIONE
/di·ṣin·for·ma·zió·ne/
sostantivo femminile
Carenza o grave inesattezza dell’informazione, spesso dovuta a una precisa volontà fuorviante.
(Oxford Language)

Ricorda che la propaganda è spesso utilizzata per diffondere paura e per annullare il dibattito pubblico.
Ricorda che la disinformazione spinge all’adozione di opinioni estreme nelle quali è impossibile il compromesso.
Ricorda che le narrazioni tossiche hanno bisogno di identificare un nemico ad ogni costo, alimentando climi di emergenza.
Ricorda che l’empatia va allenata e che la sovraesposizione a notizie raccontate in un certo modo causa assuefazione.
Ricorda che si può reagire.

Per imparare a riconoscere la disinformazione, puoi iniziare approfondendo l’argomento delle migrazioni leggendo i dati e le statistiche di:

UNHCR Italia
(Agenzia dell’Organizzazione delle Nazioni Unite)

ACTIONAID
(Organizzazione internazionale indipendente)

OPEN MIGRATION
(Progetto di informazione sul tema delle migrazioni)

agenda-2030-per-uno-sviluppo-sostenibile

PROGETTARE SECONDO GLI OBIETTIVI DI AGENDA 2030

L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, sottoscritta il 25 settembre 2015 da 193 Paesi delle Nazioni unite, tra cui l’Italia, mira a condividere l’impegno a garantire un presente e un futuro migliore al nostro Pianeta e alle persone che lo abitano.

Infatti, l’Agenda definisce 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs nell’acronimo inglese) da raggiungere entro il 2030, articolati in 169 Target, che rappresentano una bussola per porre l’Italia e il mondo su un sentiero sostenibile.

L’Agenda 2030 porta con sé una grande novità: per la prima volta viene espresso un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale, superando in questo modo definitivamente l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale e affermando una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo.

Perché per noi di Apdam gli obiettivi di Agenda 2030 sono importanti

L’Agenda 2030 guida la scrittura dei nostri progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo. Progettare secondo gli obiettivi dell’Agenda 2030 significa infatti contribuire, nel nostro piccolo, a raggiungere questi obiettivi globali.

Il raggiungimento di tali obiettivi è infatti un impegno collettivo, che riguarda tutte e tutti, come ricordato nel preambolo del documento dell’ONU Transforming our world: the 2030 Agenda for Sustainable Development: “All countries and all stakeholders, acting in collaborative partnership, will implement this plan.”

I principali OSS (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) che APDAM si impegna a realizzare nei propri progetti, sia in Italia che all’estero, sono.

OSS 1: Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo

OSS 2: Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile

OSS 3: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età

OSS 5: Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze

OSS 10: Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni


Bibliografia 

  1. Save the Children – che cos’è la povertà educativa: definizione e cause
  2. United States – Trasforming our world: the 2030 Agenda for sustainable development
Poverta-educativa-agenda2030-educazione-Apdam-impresa-sociale-cuneese

Lotta alla Povertà Educativa: la missione di Apdam

La Povertà Educativa è una delle tante missioni di Apdam. Vediamo insieme cosa vuol dire “POVERTA’ EDUCATIVA”

Save The Children, è stata la prima a introdurre in Italia il concetto di Povertà Educativa, che viene definita come “la privazione da parte dei bambini, delle bambine e degli/delle adolescenti della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”.

La povertà educativa è frutto di fattori economici, sociali e ambientali. Nelle famiglie marginalizzate, molto spesso si attiva un circolo vizioso e i figli, a loro volta, saranno adulti in svantaggio sociale.

Come dice Lorena Milani, professoressa di Pedagogia Generale e sociale presso l’università di Torino, il sistema non mette in campo strumenti sufficienti per il sostegno di queste persone, per poterle affiancare in maniera dignitosa riducendo così la disuguaglianza sociale.

Come Apdam agisce per combattere la povertà educativa

Richiamando l’agenda 2030, l’obiettivo n. 4 si concentra sul «Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti». La Fattoria di Bubi e Mimi apre le porte e offre una possibilità in più a chi non potrebbe permettersi, altrimenti, di farlo, permettendo ai bambini che la frequentano di imparare, conoscere e prendersi cura di sé e degli altri, in un contesto naturale e quindi rigenerante.

Attualmente, attraverso il progetto Fili d’Erba, che prevede la presenza di un’ortoterapeuta e un’educatrice, APDAM svolge delle attività a contatto con la natura, pretesto per potersi relazionare con i bambini e poterli aiutare a sviluppare nuove potenzialità, i loro talenti e sviluppando la loro dignità umana. 

Come lo facciamo? Per noi è fondamentale la centralità del protagonismo e della partecipazione dei ragazzi in relazione al diritto all’ascolto e alla partecipazione dei bambini e delle bambine a tutto ciò che li riguarda – art. 12 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (1989). In questo senso, partiamo dai loro desideri e dalle proposte che nascono da loro per poter programmare le attività. 


Bibliografia 

  1. Save the Children – che cos’è la povertà educativa: definizione e cause
  2. Education Sciences & Society – Povertà educativa e Global Education. Riflessioni per uno scenario futuro
  3. Nazioni Unite – Obiettivo n. 4
estate-ragazzi-benestate-2023-apdam-contatto-con-la-natura

Estate ragazzi: BENESTATE 2023 – parte 2 di 2

Le attività nel giardino sensoriale di APDAM durante l’estate ragazzi 2023

In precedenti articoli abbiamo parlato dell’importanza dell’esperienza del bambino in contesti naturali, mediata dalle giuste figure professionali, per il proprio benessere psicofisico.

Per lo sviluppo dei minori, infatti, questo genere di attività sono fondamentali perché permettono di fare esperienze di apprendimento non formali in contesti naturali, favorendo esperienze di crescita e conoscenza del sé grazie al contatto con gli altri e con le piante.

Per questo, tra le attività previste durante l’Estate Ragazzi BENESTATE 2023 (LEGGI L’ARTICOLO) non sono mancati momenti nel Giardino del Sentire Oltre i Confini, il giardino sensoriale di APDAM.

Le attività nel verde svolte durante Estate Ragazzi

PERCORSI IN NATURA

Una serie di prove che possono essere superate solo con la collaborazione e il coordinamento del gruppo.

ANALISI SENSORIALE

I bambini hanno imparato a conoscere le proprietà della frutta, della verdura e delle erbe aromatiche e delle spezie attraverso i sensi: olfatto, vista, tatto, gusto…e udito!

YOUNG 4 H2O

Attività laboratoriali volte alla scoperta dell’acqua e ad aumentare consapevolezza, responsabilità e grado di attivazione dei giovani in merito a stili di vita sostenibili e soluzioni collettive d’azione.

Progetto di ricerca-azione in cui i bambini attraverso interviste, racconti dei nonni, dei contadini, foto, cartoline ecc scoprono quali sono stati gli effetti della siccità e come sono cambiate le stagioni negli ultimi anni nel loro territorio

Attività ludico-ricreative volte ad una maggiore sensibilizzazione sulla raccolta differenziata e sul rispetto dell’ambiente che ci circonda.


L’estate ragazzi è ormai terminata, ma se queste attività ti hanno incuriosito, ti aspettiamo durante l’anno con i nostri laboratori nella Fattoria di Bubi e Mimi!


Bibliografia 

  1. Ortoterapia: caratteristiche, ambiti di applicazione e benefici
  2. Coltiviamo agricoltura sociale
RDC malnutrizione infantile zeinata lotta alla fame

MALNUTRIZIONE INFANTILE E FARINE IPERNUTRIENTI BREVETTATE: LA ZEINATA

Per dare ad ogni bambino il suo futuro, tra il 2019 e il 2022 abbiamo lavorato a un progetto di lotta alla malnutrizione infantile nel quartiere periferico di Kimbanseke (Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo), in linea con il Piano di Sviluppo Sanitario Nazionale.

Il nostro obiettivo era quello di contribuire alla diminuzione della malnutrizione dei bambini 0-5 anni, attraverso il rafforzamento del sistema di presa in carico clinico, lo sviluppo di attività generatrici di reddito e l’incremento della consapevolezza della popolazione target sulle problematiche nutrizionali. 

Per farlo, abbiamo progettato secondo 3 parole chiave:

1. URGENZA

Rafforzamento, in tutte le sue forme, dei sistemi di presa in carico della malnutrizione infantile, mediante il potenziamento delle strutture sanitarie, la formazione del personale sanitario e la sperimentazione di nuovi alimenti terapeutici.

2. TRANSIZIONE

Educare alla conoscenza e, quindi, alla prevenzione del fenomeno (pianificazione familiare, primi mille giorni di vita del bambino, nutrizione in gravidanza, allattamento esclusivo al seno per i primi sei mesi di vita, igiene, rotazione alimentare, buone pratiche igienico-sanitarie, salubrità degli ambienti e riconoscimento precoce degli stati a rischio) le stesse comunità di base.

2. SVILUPPO

Rafforzamento della sicurezza alimentare, promozione del microcredito e di attività generatrici di reddito, disseminazione delle pratiche innovative e promozione di politiche di protezione sociale, avvio di cooperative di comunità.

Come anticipato, particolarmente importante ed innovativa è stata l’introduzione della farina alimentare ipernutriente: la ZEINATA

LA ZEINATA PER FAR FRONTE ALLA MALNUTRIZIONE INFANTILE

Grazie alla collaborazione con i professionisti congolesi, infatti, siamo riusciti ad introdurre nella fase di primo intervento un innovativo alimento terapeutico a base di prodotti locali. Tale preparato ha la forma alimentare di una farina ed è costituito da mais, chenilles (bruchi), olio vegetale, zucchero, sale e spirogyra (un’alga ricca di sali minerali e vitamine che cresce naturalmente nel fiume Congo). La farina così prodotta è stata nominata Zeinata e risulta essere ricca di nutrienti e micronutrienti necessari alla cura dei bambini affetti da malnutrizione.

Grazie allo studio clinico realizzato sulle due Zone de Santé target, la formazione sulla preparazione della pappa alimentare e la dotazione di stock di alimento, è stato possibile testare e validare l’efficacia del trattamento della Malnutrizione Acuta Severa (MAS) con un alimento interamente composto da alimenti reperibili in loco, fornendo una dimostrazione ulteriore del fatto che le soluzioni locali sono disponibili e meritano di essere sostenute, valorizzate e promosse.

I beneficiari totali del progetto sono stati:

  • 2.400 bambini malnutriti presi in carico dalle Unità Nutrizionali delle Zone Sanitarie di Biyela e Kingasani 
  • Famiglie coinvolte nel programma di microcredito
  • 40.000 abitanti del quartiere di Kimbanseke coinvolti nelle attività di educazione e sensibilizzazione comunitaria

SDGs DI RIFERIMENTO

Scopri il progetto “Lotta alla malnutrizione infantile su base comunitaria a Kimbanseke”


BIBLIOGRAFIA

  1. Food and Agricolture Organization of the United Natios.
  2. Organisation mondiale de la Sanité
  3. Global Financing Facility

IL PROGETTO DI SOSTENIBILITA’ IN SENEGAL: DEBO BAMTARE

Durante la pianificazione del progetto Debo Bamtare, la parola “sostenibilità” è stata una colonna portante per la realizzazione di questo progetto in Senegal.

La Sostenibilità, parola oramai diventata di uso comune soprattutto in associazione alla tutela ambientale, viene qui tenuta in considerazione in relazione al suo significato nella realizzazione di un progetto. Secondo il punto di vista delle Nazioni Unite ed in particolare dell’Agenzia che si occupa della valutazione degli interventi (United Nations Evaluation Group – UNEG), per far sì che esso sia valutato in modo positivo è fondamentale tenere in considerazione diversi altri fattori, tra i quali quanto le attività promosse ed i risultati ottenuti continuino anche dopo la conclusione del finanziamento, in una parola: Sostenibilità

Anche durante le varie fasi di progettazione e realizzazione del progetto Debo Bamtare in Senegal, APDAM ha tenuto in considerazione questo importante aspetto, consapevole dell’importanza che esso ha nel cambiare drasticamente le conseguenze che l’intervento può avere nel contesto nel quale viene realizzato.

senegal villaggi rurali aram
Nella mappa la regione di Saint-Louis, Senegal

IL PROGETTO DEBO BAMTARE, COME ABBIAMO OPERATO

Debo Bamtare è un progetto in realizzazione nei villaggi di Aram e Kenene in Senegal, dal 2022 al 2025 con l’obiettivo di migliorare nelle zone di intervento la sicurezza alimentare, lavorando in rete con alcuni partner locali: l’associazione ADEVA, il programma PUMA e il Consiglio Regionale di Sviluppo Della Nutrizione (CNCN).

In particolare, attraverso le attività si intende dare la possibilità alle popolazioni dei due villaggi di sfruttare pienamente il territorio. Lo consentono un più facile accesso alle zone agricole e l’acquisizione di tecniche agricole all’avanguardia. Inoltre, la realizzazione di azioni di sensibilizzazione su tematiche nutrizionali intende aumentare la consapevolezza della popolazione. Infine, al fine di migliorare le condizioni economiche della popolazione è prevista la creazione dei Groupement d’Intérêt  économique – GIE (Gruppi di Interesse economico) composti da donne con l’obiettivo di vendere sul mercato locale i prodotti ottenuti.

Uno degli ultimi aggiornamenti arrivati dal Senegal sul proseguimento delle attività del progetto Debo Bamtare è l’installazione di un’unità di trasformazione dei prodotti agricoli. Ecco qua alcune foto!

Scopri il progetto Debo Bamtare


BIBLIOGRAFIA

  1. UNEG, 2013. UNEG Handbook for Conducting Evaluations of Normative Work in the UN System
Cooperazione internazionale in repubblica di guinea le donne come beneficiarie

Cooperazione Internazionale: le DONNE come beneficiarie 

Il ruolo della donna è fondamentale all’interno dei progetti di cooperazione internazionale di APDAM.

Scopriamo perché attraverso le parole di una delle nostre volontarie.

Ripensando alla Guinea i miei ricordi tornano a quel momento seduti in casa di Rose. Lì ho ripercorso con la mente quanto appena accaduto: dopo averci accompagnato al fiume per le attività della pesca, le donne di quel piccolo villaggio nella provincia di Kissidougou ci hanno mostrato come avviene la lavorazione del riso. Guardandomi intorno ed ascoltando quanto raccontato da parole e corpi durante il lavoro ho capito che cosa vuol dire “la donna è vettore di sviluppo”: nell’essere attrici indispensabili della produzione e della lavorazione di alimenti fondamentali per la sopravvivenza del loro villaggio e parte cardine del lavoro di cura domestico, le donne hanno materializzato davanti ai nostri occhi quanto teorie ed approcci che si sono susseguiti dagli anni 70’ in poi hanno raccontato1.

Il ruolo della donna nei villaggi della Repubblica di Guinea

La donna in Repubblica di Guinea ha un ruolo fondamentale per la sussistenza del villaggio e per lo sviluppo dell’intero paese. Questo è altrettanto vero in altri contesti socioeconomici e culturali simili a quello guineano, seppur con tutte le peculiarità che ogni contesto presenta. Dopo la Seconda Guerra Mondiale questo importante ruolo ha iniziato ad essere riconosciuto in letteratura, dalle organizzazioni internazionali, dagli enti governativi e dalle organizzazioni della società civile. La strada verso un pieno riconoscimento dell’equità di donne e uomini è ancora lunga nei paesi in via di sviluppo quanto in quelli considerati del Nord del Mondo. 

APDAM si fa promotore di un approccio che integra, all’interno dei suoi progetti un’attenzione particolare alle dinamiche di genere. Nel 2014 le Nazioni Unite hanno fornito una guida utile per integrare una prospettiva di genere nella creazione e realizzazione dei progetti2: in APDAM i ruoli che portano alla realizzazione di un progetto sono ricoperti da professionisti donne e uomini. In ambito internazionale le donne di Senegal, Repubblica di Guinea e Repubblica Democratica del Congo sono parte integrante, beneficiarie ed attrici dei progetti che si sono realizzati. 

Scopri di più sui progetti di cooperazione internazionale in Repubblica di Guinea
Scopri i progetti terminati


Bibliografia

1Rathgeber, E.M., 1990, WID, WAD, GAD : Trends in Research and Practice. The Journal of Developing Areas, 24. https://www.jstor.org/stable/4191904 
2United Nations Evaluation Group ,2018. Guidance on Evaluating Institutional Gender Mainstreaming. New York: UNEG. http://www.unevaluation.org/document/detail/2133

One Health – Educazione all’ambiente attraverso lo sport

One Health è il progetto che intende valorizzare il potenziale del Parco Fluviale e promuovere l’educazione all’ambiente.

One Health? Sì, perché di salute ne abbiamo una sola!

Ma questo cosa significa?

L’approccio One Health riconosce che la salute degli esseri umani è legata indissolubilmente alla salute degli animali e dell’ambiente. Il contatto con la natura contribuisce allo stato di salute e benessere generale attraverso la diminuzione dei livelli di stress, aggressività e aumenta il senso di appartenenza e di connessione con l’ambiente circostante migliorando contemporaneamente il tono dell’umore.

L’ambiente gioca quindi un ruolo importante nella risposta e gestione dello stress dal momento che ci viviamo ed interagiamo. Le esperienze con la natura non servono alla salute solo per il processo di rigenerazione ma anche perché le persone acquisiscono nuove abilità, capiscono meglio le loro possibilità e progrediscono in modo positivo.

Lo Sport come vettore di valorizzazione ed educazione all’ambiente

Quale mezzo migliore per stare a contatto con la natura, se non lo sport?

Le pratiche sportive outdoor non soltanto promuovono l’importanza dello sport come strumento attraverso il quale raggiungere il benessere personale. Ma, aggiungendo l’interazione con l’ambiente, da un lato, aumentano il beneficio per chi lo pratica, essendo svolto in un contesto naturale e non antropizzato; dall’altro lato, il contatto diretto con la natura durante la pratica sportiva aiuta a sensibilizzare ed educare chi la pratica al rispetto dell’ambiente e della natura, al riconoscimento del suo valore e dei suoi benefici.

Ma come è possibile ritagliare un momento in cui dedicarsi a se stessi e alla natura, nella vita di tutti i giorni?

Il Parco Fluviale Gesso e Stura, nel territorio cuneese, offrirà dei percorsi educativo-esperienziali nei quali ci si potrà immergere nella natura, attraverso una passeggiata di scoperta e rigenerativa.

Sarà possibile, infatti, percorrere tre sentieri:

  1. Sentiero del Pastore (nel fossanese);
  2. Sentiero Padre Dario (nel fossanese);
  3. Oasi della madonnina (vicino a Sant’Albano Stura);

Scopri di più sul progetto One Health di APDAM


Bibliografia

estate ragazzi benestate 2023 apdam relazione con gli animali

Estate ragazzi: BENESTATE 2023 – parte 1 di 2

Le attività con gli animali di APDAM durante estate ragazzi 2023

In precedenti articoli abbiamo parlato dell’importanza dell’interazione del bambino con le altre specie animali (LEGGI L’ARTICOLO) e dei preziosi stimoli derivanti dalla creazione di una relazione con gli animali mediata dalle giuste figure professionali (LEGGI L’ARTICOLO).

Per lo sviluppo dei minori, infatti, questo genere di attività sono fondamentali perché permettono di fare esperienze di apprendimento non formali in contesti naturali, favorendo esperienze di crescita e conoscenza del sé grazie al contatto con gli altri e con gli animali.

Per questo, tra le attività previste durante l’Estate Ragazzi BENESTATE 2023 (LEGGI L’ARTICOLO) non mancano momenti di contatto con gli animali. Il contatto con essi sono necessari per imparare a conoscersi attraverso la creazione di una relazione con gli animali della fattoria.

Le attività svolte durante Estate Ragazzi

ATTIVITÀ DI CURA DEGLI ANIMALI

Attraverso piccole operazioni di accudimento, viene trasmessa ai bambini l’importanza della cura e dell’entusiasmo per averlo fatto, inoltre si aumenta la fiducia dei bambini nei confronti degli animali. Dunque, conoscere gli animali della fattoria, instaurare con loro un rapporto di amicizia, prendersene cura ogni giorno facendo attenzione ai loro bisogni e scoprendo nuove curiosità.

ANIMALI IN GIOCO

Attraverso giochi e attività ludico motorie i bambini saranno coinvolti in maniera attiva nel conoscere e riconoscere le caratteristiche principali degli animali che vivono nella fattoria.

IL MICROCOSMO NEL GIARDINO

Gli insetti sono creature estremamente importanti per l’ecosistema e per la sopravvivenza di molte specie di piante e animali. Esploriamo la natura e il Giardino del Sentire Oltre i Confini alla ricerca delle diverse specie di insetti o di piccoli animali che lo abitano. Prendiamone alcuni per poterli osservare meglio, facendo attenzione a non fargli del male e dopo averli raccolti, proviamo a riconoscerli e a classificarli grazie a delle guide.  

LAVORI MANUALI

Attraverso semplici attività manuali, i bambini costruiranno casette per gli animali della fattoria, sperimentando e sviluppando nuove abilità e attitudini.


Se queste attività ti hanno incuriosito, non perdere l’occasione di partecipare: scarica il volantino dell’Estate Ragazzi BENESTATE 2023 ti aspettiamo


Bibliografia 

  1. L’effetto natura sui bambini aumenta salute, benessere e quoziente intellettivo – WWF
  2. Cos’è la zoonantrapologia – spaziopernoi.it
  3. Cos’è la pet therapy e quali sono i benefici – paginemediche.it
APDAM cooperazione internazionale lotta alla fame Bene Vagenna

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE: I MINORI

Oggi scopriamo una parte dei nostri beneficiari, perché loro e cosa facciamo nei nostri progetti.

Ad ogni bambino/a il suo futuro. 

Con questa frase vogliamo iniziare a raccontarvi i nostri progetti di cooperazione internazionale.
Ogni bambino/a ha diritto ad un futuro e ha condizioni di vita che gli potranno permettere di costruire il suo futuro, qualsiasi esso sia ed ovunque esso sia. Il/la bambino/a ha un ruolo centrale nella vita e nello sviluppo della società, non solo per il ruolo attivo che avrà ma perché sin dalla nascita è al centro di dinamiche e relazioni che di fatto costituiscono lo sviluppo sociale, economico e culturale di ogni popolo. Il/la bambina viene plasmato/a dalla società e su di loro si riflettono diseguaglianza di genere, economiche e culturali, condizioni di difficoltà della quale essa è costituita. 

Le Nazioni Unite a pochi anni della loro fondazione hanno riconosciuto questo importante ruolo con la pubblicazione de La Dichiarazione dei diritti del fanciullo nel 1959. Recentemente l’UNICEF, agenzia delle Nazioni Unite ha deciso di utilizzare come strumento di studio, analisi e monitoraggio un approccio nella quale il bambino è al centro, definito Child-Right Based Approach.  

Ovunque!

A qualsiasi bambino/a il diritto al fanciullo deve essere garantito, senza distinzione di confine, appartenenza sociale o condizione economica nel rispetto però del contesto culturale nel quale vive o da cui proviene. 

APDAM sin dai primi momenti dopo la sua fondazione ha voluto impegnarsi in Italia ed in tre paesi dell’Africa Sub-Sahariana a fare “tanti piccoli zeri” che uno in fila all’altro potranno fare la differenza. In particolare, in Senegal, Guinea e Congo, particolare attenzione è stata data al tema della malnutrizione infantile e della salute neonatale. Ma porre attenzione al diritto del bambino non significa solo creare progetti nei quali essi sono i primi beneficiari, ma bensì contribuire a creare buone condizioni nelle quali possano trovare e costruire il proprio futuro.


BIBLIOGRAFIA

  1. Child Right International Network (CRIN). United Nation Declaration on the Rights of the Child.
  2. UNICEF, A Child Based Approach.

Estate ragazzi: BENESTATE 2023

Ore 7:45. Ho ancora sonno, ma non vedo l’ora di iniziare le attività all’estate ragazzi, scoprire quale divertimento di aspetta.

Ore 9:00. Iniziano le attività.


Ma in che cosa consistono queste attività? 

Attività botaniche nell’orto, di cura degli animali e legate all’ecologia, Interventi Assistiti con Animali, Interventi di Aiuto nel Verde e riciclo in fattoria. E ancora, più di 20 sport e grandi giochi all’aperto, cacce al tesoro, giochi d’acqua e laboratori. Inoltre, una gita settimanale alle piscine, nei parchi naturali e uscite culturali.

Da chi sono organizzate queste attività? E per chi?

Un team costituito da istruttori sportivi, Educatori ed Animatori propone alle famiglie un centro estivo sportivo multidisciplinare rivolto a bambini e ragazzi dai 4 ai 12 anni.
Tutte le attività sono studiate affinché vi sia la maggiore accoglienza e inclusione possibile anche nei confronti di minori BES (Bisogni Educativi Speciali) e in condizioni di svantaggio, favorendo così la socializzazione.

Dove si svolgono le attività?
Le attività si svolgeranno presso la fattoria didattica e sociale “La Fattoria di Bubi e Mimi” e il “Palazzetto delle Sport”, entrambi siti a Bene Vagienna. Inoltre, sono organizzate gite e attività al fine di valorizzare il patrimonio naturalistico, culturale e ricreativo (a titolo esemplificato: parchi naturali, luoghi archeologici, musei e piscine).

Che importanza hanno le attività nello sviluppo del bambino?

Le attività permettono a tutti i bambini di fare diverse esperienze, mettendo insieme l’importanza del movimento corporeo e la bellezza dello stare all’aria aperta, in contatto con la natura, ritornando all’essenza dell’essere, messaggio che riteniamo fondamentale, in un mondo che purtroppo per i più piccoli va sempre più verso la sedentarietà e la tecnologia. Tali attività permetteranno ai minori di fare esperienze di apprendimento non formali in contesti naturali, favorendo esperienze di crescita e conoscenza del sé grazie al contatto con gli altri.


Ore 18:00. Fine della giornata. Che divertimento e che bello stare all’aria aperta nella natura!

Bibliografia 

  1. L’effetto natura sui bambini aumenta salute, benessere e quoziente intellettivo – WWF
  2. Quanto è importante per i bambini socializzare per formare la loro personalità? – Pianeta Mamma
  3. Bisogni Educativi Speciali: Normative e pratiche di inclusione. L’orientamento – il magazine per la scuola, l’università e il lavoro.

PERCHÈ OPERIAMO IN REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO

I nostri progetti di cooperazione internazionale: la repubblica democratica del Congo e la malnutrizione che la colpisce

La Storia della Repubblica Democratica del Congo viene definita da Paolo Colombo, docente della facoltà di Scienze Politiche e Sociali, una Storia Sbagliata in un podcast sulla storia del paese. L’appellativo sbagliata, utilizzato in modo ironico, ha l’intento di evidenziare le numerose contraddizioni che emergono dalla storia del Congo. 

Il Congo è un paese ricchissimo di risorse naturali: oro, diamanti, uranio, rame e cobalto e legname pregiato. La ricchezza del suo territorio, per la maggior parte sfruttata anche dopo l’epoca colonialista da potenze private e pubbliche straniere, è sempre stato in collisione con la ricchezza e le condizioni di vita della sua popolazione caratterizzata dalla presenza di diverse etnie che parlano circa 400 lingue differenti. 

Dopo quasi ottant’anni di controllo del Belgio durante il colonialismo, la Repubblica Democratica del Congo è diventato indipendente nel 1960. Dalla sua indipendenza è sempre stato caratterizzato da una forte instabilità politica. La sua storia lo ha portato oggi ad avere una popolazione di 95,89 milioni di abitanti nel 2021 e al 179° posto nella classifica dei paesi relativi al loro Indice di Sviluppo Umano, redatto dal United National Development Programme (UNDP). Nel 2018 circa il 73% della popolazione era considerata sotto la soglia di povertà assoluta.

A Proposito di Altri Mondi ha deciso di essere presente in Congo sin dall’inizio, guardando da vicino queste sue contraddizioni. In particolare, è intervenuta nella zona di Kinshasa, Kisanji, Mukoso, Kitanda e Malandu con interventi a favore dell’imprenditoria sociale locale, dei reparti di maternità e per promuovere soluzioni sostenibili rimediando alle carenze di acqua potabile. Inoltre, nel 2015 APDAM è venuta in contatto con l’orfanotrofio delle suore di San Giuseppe a Kisanji e da quel momento ha deciso di sostenere la realtà dando avvio così all’esperienza filantropica di Sansa Bana.

Scopri i nostri progetti di Cooperazione Internazionale in Repubblica Democratica del Congo


 1Paolo Colombo, 2022, Congo: Una Storia sbagliata https://open.spotify.com/show/5Gl0UNycTCLWPmEgDdilx6?si=ed3daa1eda2a4dc0 

 2L’ Indice di Sviluppo Umano è un valore numerico che tiene in considerazione delle dimensioni chiave dello sviluppo umano in un determinato paese: una vita lunga e in buona salute, un informazione chiara e libera e un decente tenore di vita.

valore stabilito dalla Banca Mondiale di 1.90$ al giorno.

BIBLIOGRAFIA

  1. A proposito di Altri Mondi, Repubblica Democratica del Congo. https://www.apdam.org/index.php/repubblica-democratica-del-congo/ 
  2. Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), Rep. Democratica del Congo. https://nairobi.aics.gov.it/home-ita/paesi/rdc/ 
  3. Enciclopedia Treccani, Repubblica Democratica del Congo. https://www.treccani.it/enciclopedia/repubblica-democratica-del-congo_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/ 
  4. Nord Kivu (2021). Repubblica Democratica del Congo: le risorse che fanno gola al mondo. Istituto per gli Studi di Politica Internazionale. https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/repubblica-democratica-del-congo-le-risorse-che-fanno-gola-al-mondo-29424 
  5. Paolo Colombo, 2022, Congo: Una Storia sbagliata https://open.spotify.com/show/5Gl0UNycTCLWPmEgDdilx6?si=ed3daa1eda2a4dc0
  6. United Nation Development Programme (2022).  Human Development Report (2021-2022) https://hdr.undp.org/data-center/human-development-index#/indicies/HDI

Regione 4.7 – Territori per L’Educazione alla Cittadinanza Globale

Oggi parliamo di un altro progetto che ci sta molto a cuore: l’educazione alla Cittadinanza Globale

A febbraio di quest’anno è stato avviato il nuovo progetto “Regione 4.7 – Territori per L’Educazione alla Cittadinanza Globale”. 

Questa iniziativa si colloca nel più ampio progetto della Regione Piemonte per l’Educazione alla Cittadinanza Globale (ECG) e si inserisce a pieno nella Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSvS).

Ma cos’è l’Educazione alla Cittadinanza Globale?

Si intende “il processo attivo e partecipativo di apprendimento focalizzato sul senso di appartenenza a una comunità che trascende i confini nazionali. […] Alle nuove generazioni, in special modo, ma anche al personale scolastico e agli esponenti di istituzioni e organizzazioni della società civile è richiesto di sviluppare un pensiero critico nei confronti della complessità del mondo in cui vivono, spesso veicolata dai media in maniera fuorviante, e di aumentare la consapevolezza di sé in modo da approfondire e dar voce alle proprie opinioni e ai propri valori, con l’obiettivo di cominciare infine ad esercitare la propria cittadinanza nell’interesse collettivo.”

Regione 4.7 – Territori per L’Educazione alla Cittadinanza Globale

L’iniziativa “Regione 4.7 – Territori per L’Educazione alla Cittadinanza Globale” fa riferimento a due degli obbiettivi principali dell’Agenda 2030. 

– Il primo è l’obiettivo 4, che si propone di fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti. Rispetto a questo primo obiettivo, il progetto fa fede al traguardo 7, il quale stabilisce l’impegno al fine di garantire entro il 2030 che tutti gli studenti acquisiscano la conoscenza e le competenze necessarie a promuovere lo sviluppo sostenibile. 

– Il secondo obiettivo dell’Agenda 2030 su cui “Regione 4.7” agirà è l’obiettivo 12, cioè garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo, e punterà soprattutto al traguardo 8, che prevede di garantire che entro il 2030 tutti gli studenti acquisiscano la conoscenza e le competenze necessarie a promuovere lo sviluppo sostenibile.

Nel concreto, questo progetto ha lo scopo di promuovere, nei prossimi due anni, la diffusione e l’integrazione dell’educazione alla cittadinanza globale nella programmazione e nelle strategie locali per contribuire a rafforzare e ampliare il concetto di cittadinanza, intesa come appartenenza alla comunità globale ed espressione della solidarietà internazionale. 

Per raggiungere l’obiettivo specifico del progetto, APDAM, insieme agli altri enti partner e aderenti nella Regione Piemonte, si impegna in attività di Educazione alla Cittadinanza Globale con le scuole e di formazione degli insegnanti, affinché possano trasmettere i valori propri del progetto agli studenti. L’effetto desiderato sarà lo sviluppo di una vera e propria comunità educante attraverso la creazione di un circolo virtuoso.


  1. https://www.anci.piemonte.it/cooperazione-decentrata-aperte-le-candidature-al-progetto-regione-47/
  2.  http://www.oxfamedu.it/educazione-alla-cittadinanza-globale/
  3. https://unric.org/it/obiettivo-4-fornire-uneducazione-di-qualita-equa-ed-inclusiva-e-opportunita-di-apprendimento-per-tutti/
  4. https://unric.org/it/obiettivo-12-garantire-modelli-sostenibili-di-produzione-e-di-consumo/
  5.  http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/europa-e-cooperazione/cooperazione-internazionale/progetti-cooperazione-internazionale/progetto-regione-4-7

SANSA BANA: GIORNATA MONDIALE DEI GENITORI

Oggi è la giornata mondiale dei genitori!

Nuovamente cogliamo l’occasione per fare delle riflessioni che, oggi più che in altri giorni, ci poniamo sui nostri genitori e sulle nostre famiglie per rivolgere un pensiero ai bambini di Sansa Bana

Vi presentiamo quindi, un altro membro di questa grande famiglia: il suo nome è ARCENE!

Arcene è nata a Malembe il 2 marzo 2012 e, dopo aver perso il padre, arriva in orfanotrofio in seguito alla decisione della madre di affidarla alle cure nostre e delle suore di San Giuseppe.

La sua sensibilità traspare dal modo in cui si prende cura dei più piccoli, che riempie delle attenzioni che lei non ha avuto… almeno fino al suo ingresso a Sansa Bana. Con Emiliana ha ritrovato il calore di cui aveva tanto bisogno, ma neanche questo è sempre bastato per fermare le lacrime che a tratti solcavano silenziosamente il suo dolce viso, senza possibilità di fermarle.

Oggi è una bambina molto allegra e sorridente, ama fare spettacolo danzando e recitando e le riesce molto bene!

Sebbene non sia nello stato di malnutrizione di quando è arrivata, Arcene ha ancora un peso piuttosto basso e una salute cagionevole.

Il tuo aiuto le garantirà ciò di cui ha bisogno per curarsi:

ANCHE TU PUOI ENTRARE A FARE PARTE DELLA GRANDE FAMIGLIA DI SANSA BANA!


Fare la tua parte è facile: ti basterà compilare questo modulo di sostegno a distanza (anche in modalità digitale) e inviarlo a sansabana@apdam.org.
Se invece preferisci parlare direttamente con Emiliana, chiamala al 3338880674 o scrivile a sansabana@apdam.org

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YOUNG 4 H2O

Il Progetto Mindchangers sullo sviluppo sostenibile che pone l’accento sulle problematiche idriche.

Se l’ultimo rapporto del Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) conferma che il surriscaldamento globale sta già avendo impatti diffusi e disastrosi in ogni regione del mondo, ci lascia anche un messaggio di speranza. Se agiamo adesso, possiamo ancora assicurare un futuro vivibile e sostenibile a tutti (“if we act now, we can still secure a liveable sustainable future for all”).

In questa prospettiva e con l’impegno di APDAM e la Cooperativa Animazione Valdocco, il progetto YOUNG 4 H2O coinvolge le nuove generazioni sui temi dello sviluppo sostenibile e della cooperazione internazionale, inserendosi nel contesto più ampio del progetto europeo “Mindchangers – Regions and youth for Planet and People” e dell’Agenda 2030, facendo particolare riferimento all’obiettivo 4 (educazione alla cittadinanza globale), 11 (città a comunità sostenibili) e 13 (lotta al cambiamento climatico) .

Nel particolare, YOUNG 4 H2O si svilupperà nei territori del Basso Stura e dalla Val Susa che hanno risentito in modo particolare della siccità dell’estate 2022 e ancora oggi continuano a risentire della situazione che non sembra migliorare: il deficit di piogge registrato a marzo 2023 rispetto alla media climatica 1991-2020 si attesta oltre l’80%. La siccità e i suoi impatti sono il risultato del cambiamento climatico in combinazione con altri fattori, come la cattiva gestione dei fiumi e delle aree naturali e l’inefficienza delle attività produttive rispetto allo sfruttamento delle risorse naturali. 

Date queste premesse, la gestione dell’acqua diventa una tematica fondamentale e i giovani possono portare a un cambiamento positivo grazie ad azioni concrete volte a contrastare la crisi climatica.

In questo contesto, YOUNG 4 H2O si propone di formare giovani tra i 15 e i 25 anni sulla scarsità idrica, sull’importanza dell’educazione alla cittadinanza globale e l’utilizzo della comunicazione e dei social media, perché diventino essi stessi animatori di comunità e affinché coinvolgano coetanei e non nella lotta al cambiamento climatico.

Scopri di più sul progetto Y4H2O

SANSA BANA: GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE FAMIGLIE

Uno spunto di riflessione per la giornata internazionale della famiglia

Oggi è la giornata internazionale delle famiglie.

Come sempre in queste occasioni, non si tratta tanto di una giornata per festeggiare qualcosa, quanto per riflettere sul tema dell’ESSERE FAMIGLIA. 

La famiglia non è una sola, ci sono innumerevoli storie d’amore tra persone che, ognuna a modo suo, si scelgono ogni giorno. 

Alcune famiglie sono grandissime, si allargano fino a superare i confini nazionali per farti sentire in ogni momento che non si è soli, anche quando si è separati da migliaia di chilometri.

La nostra Emiliana ha scelto di diventare la famiglia che i bimbi di Sansa Bana non avevano più e oggi più che mai ci dimostra come alla fine la questione sia molto semplice: perché “famiglia è dove famiglia si fa”

Ti presentiamo quindi, un altro membro di questa grande famiglia: il suo nome è BLAISI!

Blaisi è nato a Malundu, il 12 marzo del 2010.

È molto affezionato a sua sorella Lucie, e come ogni fratello maggiore non manca di rimproverarla quando lei fa i capricci!

Fin dal suo ingresso a Sansa Bana, ogni giorno per qualche ora lo si perdeva di vista: si è scoperto che andava in ospedale a trovare la mamma e a portarle da mangiare, anche privandosi del suo cibo. Da quel momento, a Blaisi viene riservata ogni giorno una porzione aggiuntiva di cibo, che può portare alla sua mamma.

A Sansa Bana collabora alla preparazione della tavola e alla distribuzione dei pasti. Nel tempo libero ama andare alla ricerca di tutto ciò che è commestibile: con il suo gruppetto di amici (Desiré, Clovis, Kito e Grace) si dedicano in particolare alla ricerca di manghi con i quali Emiliana prepara una buonissima composta.

Ama fare i regali a Emiliana, dalla frutta agli insetti: ride come un matto quando scappa impaurita!

Ogni volta che lei va via, pieno di speranza Blaisi le chiede di partire con lei per l’Italia.

Forse questo non sarà mai possibile, ma hai la possibilità di migliorare la sua vita anche a Kisanji:
ANCHE TU PUOI ENTRARE A FARE PARTE DELLA GRANDE FAMIGLIA DI SANSA BANA!


Fare la tua parte è facile: ti basterà compilare questo modulo di sostegno a distanza (anche in modalità digitale) e inviarlo a sansabana@apdam.org.
Se invece preferisci parlare direttamente con Emiliana, chiamala al 3338880674 o scrivile a sansabana@apdam.org

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  Chiara Gamberale, “Le luci nelle case degli altri”, Mondadori, 2010

NIOKO BOKK. UN ECOVILLAGGIO PER LA SICUREZZA ALIMENTARE IN CASAMANCE

I progetti di sicurezza alimentare di APDAM: L’ECOVILLAGGIO IN CASAMANCE

Il progetto proposto tende a raggiungere l’obiettivo finale – final outcome – attraverso un approccio integrato ed orizzontale al problema dell’insicurezza alimentare come suggerito dai più autorevoli studiosi della tematica. Infatti, è internazionalmente riconosciuto come il problema dell’insicurezza alimentare sia di fatto una questione agricola e pertanto come, per poter agire sul nucleo centrale dell’oggetto dell’intervento, ci si debba muovere nella direzione del miglioramento dell’agricoltura accanto all’integrazione nel trattamento della malnutrizione infantile attraverso l’integrazione con alimenti ipernutrienti.

Per questa ragione il progetto si svilupperà su 3 assi strategici

I 3 ASSI STRATEGICI PER LA COSTRUZIONE DELL’ECOVILLAGGIO

  • FORMAZIONE AGRICOLA
  • SENSIBILIZZAZIONE ED EDUCAZIONE COMUNITARIA
  • PRODUZIONE E VENDITA DI PRODOTTI AGRICOLI E DI ALIMENTI IPERNUTRIENTI

Il primo asse vuole portare la popolazione dei due villaggi target (Abene e Diannah) nelle condizioni di poter sfruttare pienamente il territorio disponibile in loco.

Un secondo asse prevede delle azioni di sensibilizzazione mirate al fine di aumentare la consapevolezza della popolazione locale sulle tematiche nutrizionali, di buona e corretta alimentazione, di diversificazione degli alimenti, consigli sulla preparazione di ricette con l’uso di alimenti iper nutrienti e altre tematiche affini quali l’allattamento esclusivo al seno, lo svezzamento ma anche l’igiene personale della madre nel corso della gravidanza, e simili. Tale asse adotta una metodologia di sensibilizzazione su base comunitaria che vede protagonista il personale sanitario locale il quale, adeguatamente formato, veicola i messaggi alla popolazione.

Il terzo asse infine si concentra sulla produzione di prodotti agricoli e di alimenti iper nutrienti: ciò produrrà un miglioramento delle condizioni economiche attraverso la commercializzazione dei prodotti sul mercato locale, inoltre una parte dei prodotti ipernutrienti sarà distribuita presso i centri sanitari del territorio target, andando ad integrare il trattamento della malnutrizione secondo i protocolli suggeriti da OMS e UNICEF.


BIBLIOGRAFIA

  1. Cinque punti chiave per Alimenti più sicuri
  2. Come si combatte la malnutrizione infantile – Unicef
  3. Eco-villaggio Nioko Bokk: il progetto Renken in Casamance – Renken Onlus
Senegal-cooperazione internazionale-a proposito di altri mondi

UNA STRADA, AL TRAMONTO: SENEGAL

L’articolo di oggi è dedicato alla missione di monitoraggio in Senegal, ma non parla delle missioni.
O Almeno non direttamente.

Perché c’è stato un momento, in Senegal, che portiamo nel cuore con tenerezza e che racconta meglio di molte altre parole dei risultati di un buon progetto di Cooperazione Internazionale.
Oggi lo vogliamo condividere con voi: abbiatene cura.

Dicono che in Africa gli spostamenti siano lentissimi, tra i sentieri polverosi e le buche profonde: un limite per certi versi, un’occasione per altri. L’occasione di dedicare completamente il proprio tempo a un compagno di viaggio e alla sua storia.
Dicono anche che il Senegal sia nato per i tramonti, con quel grande sole rosso che cade dietro la foresta. Ed è proprio durante un tramonto che è iniziato questo viaggio.

Quella sera c’era un giovane uomo con cui dividere la sella di una moto, viene da un villaggio vicino a quelli di progetto e vorrebbe portarci lì: c’è bisogno di fare qualcosa perché i giovani vogliono andare via ma non sanno veramente quanto il viaggio sia pericoloso.
Da spettatori delle migrazioni ci si chiede perché le persone partano, sopportino tutte quelle violenze, per trovare un muro ad attenderli: si stava così male lì dove erano?
Beh questo lui lo sa bene perché il suo racconto parte dal Senegal, attraversa il Mali e arriva in Libia. Appena oltrepassato il confine il suo futuro viene però sequestrato, con le botte e la forza, in una prigione libica. Le cose che ha visto e subìto in quei giorni non lo abbandoneranno mai, come la consapevolezza di aver abbandonato a sua volta amici e persone care dietro di sé.
Lui è infatti uno tra i pochi fortunati che riesce a scappare e tornare indietro.
Parla di fortuna, per essere scappato, per essere vivo. Decidete voi se chiamarla fortuna.

Dicevamo, vuole che andiamo al suo villaggio, perché i nostri progetti stanno dando risultati e la percentuale di persone che partono da quelle zone è diminuita, e questa non è fortuna. È progettare in un’ottica di sviluppo, per indurre un miglioramento con una prospettiva di lungo periodo1. Ed è il nostro lavoro.

Così, su quella moto, grati per la preziosità del racconto, risuonano nella mente quelle parole che sentiamo così nostre “che zero più zero più zero più zero alla fine fa uno”2. Tanti piccoli niente, col tempo, portano a un risultato.

Esistono tanti mondi su un solo pianeta, questo altro mondo lo abbiamo conosciuto attraverso gli sguardi in uno specchietto retrovisore ed è sempre così bello non esserne indifferenti e riconoscere alla fine come siamo tutti parte dello stesso mondo.

Perché comunque, sempre, A Proposito di Altri Mondi.

Anche tu puoi unirti a questa somma di piccoli 0 e aiutarci nel cambiamento: scopri come donare a sostegno dei nostri progetti di cooperazione internazionale!

Scopri i nostri progetti di Cooperazione Internazionale in Senegal


1 Andrea Stroppiana, “Progettare in contesti difficili. Una nuova lettura del Quadro Logico”, Franco Angeli Edizioni, 2009.
2 Eugenio in Via di Gioia, “Utopia”, Amore e Rivoluzione, 2022.

PERCHÈ OPERIAMO IN SENEGAL

I nostri progetti di cooperazione internazionale: il Senegal, i cambiamenti climatici che lo colpiscono e il settore agricolo.

Il Senegal è uno stato dell’Africa Occidentale che si affaccia sull’Oceano Atlantico. La sua posizione geografica lo espone ai cambiamenti climatici e ai rischi di siccità e degradazione ambientale, rendendo la gestione di risorse idriche e dei suoli un elemento di primaria importanza per garantire la produzione agricola e lo sviluppo rurale sostenibili. Il settore agricolo impiega il 60% della popolazione attiva e le condizioni di vita nelle aree rurali sono caratterizzate da un alto livello di povertà che colpisce principalmente donne, piccoli agricoltori e giovani.

APDAM in Senegal agisce al Nord del paese, nella Regione di Saint Louis, Comune di Medina Ndiathbé per migliorare la sicurezza alimentare nei villaggi rurali di Aram e Kenene e al Sud nella Regione di Ziguinchor per intervenire nell’ambito della malnutrizione infantile e dell’insicurezza alimentare nei villaggi di Abene e Diannah.

Nella mappa la Regione di Saint Louis, Senegal.

Per quanto riguarda la questione di genere, il settore agricolo è caratterizzato da un sistema patriarcale che va a svantaggio delle donne in termini di accesso alle risorse, disparità nella suddivisione del carico di lavoro, potere decisionale e reddito. 

COME OPERA L’ITALIA

In questo contesto, il Senegal è un paese prioritario della Cooperazione italiana allo sviluppo, oltre ad essere uno dei paesi più importanti a livello strategico e tra i maggiori beneficiari dell’aiuto pubblico italiano allo sviluppo in Africa Occidentale. La Cooperazione italiana in Senegal, in linea con la politica agricola senegalese, si occupa principalmente di:

  • Aumentare la produzione e la produttività agricola per contribuire alla sicurezza alimentare
  • Supportare i piccoli produttori e le loro organizzazioni nella strutturazione delle filiere
  • Innovare le tecniche di produzione e trasformazione dell’agroindustria attraverso la ricerca e lo sviluppo

Il Senegal è un paese importante per l’Italia anche per la presenza di migranti sul territorio italiano. Nel 2020 sono stati registrati 102.112 cittadini senegalesi regolarmente soggiornanti, al 12° posto per numero di presenze rispetto ad altre nazionalità.

Scopri i nostri progetti di Cooperazione Internazionale in Senegal


BIBLIOGRAFIA

  1. Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo
  2. Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo – Dakar
  3. Africa – la rivista dell’Africa vera
  4. Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Risorse in comune_Di Bene in Beindou- progetti internazionali sicurezza alimentare

DI BENE IN BEINDOU – RISORSE IN COMUNE: I PROGETTI DI SICUREZZA ALIMENTARE

I progetti di sicurezza alimentare di APDAM

Di Bene in Beindou e Risorse in Comune sono due progetti di cooperazione decentrata volte a rafforzare la sicurezza alimentare nella Repubblica di Guinea. Secondo la definizione fornita dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero Affari Esteri, la cooperazione decentrata viene definita come “L’azione di cooperazione allo sviluppo svolta dalle Autonomie locali italiane, singolarmente o in consorzio fra loro, anche con il concorso delle espressioni della società civile organizzata del territorio di relativa competenza amministrativa, attuata in rapporto di partenariato prioritariamente con omologhe istituzioni dei Pvs* favorendo la partecipazione attiva delle diverse componenti rappresentative della società civile dei paesi partner nel processo decisionale finalizzato allo sviluppo sostenibile del loro territorio.” 

Questi due progetti volgono a rafforzare il partenariato tra:

  • Il Comune di Bene Vagienna (CN) e il comune di Beindou (Guinea) 🡪 Di Bene in Beindou 
  • Il Comune di Almese e il Comune di Yendè Millimou 🡪 Risorse in Comune

L’INIZIATIVA

L’iniziativa intende contribuire al raggiungimento dell’OSS17 (Partenariati Internazionali) e OSS12 (Sicurezza Alimentare) dell’Agenda 2030.

In particolare, i progetti vogliono migliorare la sicurezza alimentare dei Comune Guineani attraverso il rafforzamento del partenariato con i Comuni Piemontesi di Bene Vagienna e di Almese, oltre al miglioramento delle competenze di funzionari e agricoltori guineani nella risposta all’insicurezza alimentare. 

Secondo i dati del 2021 sulla sicurezza alimentare dell’Economist Intelligence Unit, infatti, la Guinea si attesta al 96° posto su 113 Paesi. Nonostante un lieve miglioramento nell’ultimo triennio l’insicurezza alimentare è ancora presente, soprattutto nelle zone rurali. 

A seguito di un primo progetto di cooperazione decentrata, conclusosi nel mese di settembre 2022, le autorità locali dei Comuni di Bene Vagienna e di Almese hanno analizzato lo status quo del percorso e i relativi punti di debolezza del territorio guineano, carpendo le potenzialità sulle quali far leva e rintracciando le necessità locali. Il rafforzamento del partenariato tra i comuni locali e Guineani sarà operato attraverso una missione di una delegazione guineana sul territorio del Comune di Bene Vagienna, scambi di buone pratiche tra istituzioni ed enti Nord-Sud e Sud-Sud sulle modalità di implementazione di filiere locali di produzione, trasformazione e vendita di prodotti agricoli. Su entrambi i territori di Bene Vagienna e di Almese saranno realizzati eventi di sensibilizzazione per la cittadinanza, vertenti sui temi dell’inclusione, del fenomeno migratorio e dell’intercultura, con il coinvolgimento del tessuto sociale ed una particolare predilezione al coinvolgimento di minori.

* Paesi in Via di Sviluppo


BIBLIOGRAFIA

  1. Città di Torino – Settore Cooperazione Internazionale e Pace
  2. Nazioni Unite – Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile
  3. MASAF – Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste
  4. Economist Intelligence
Cooperazione-internazionale-Perchè operiamo in Repubblica di Guinea

PERCHÈ OPERIAMO IN REPUBBLICA DI GUINEA

I nostri progetti internazionali si estendono anche in Repubblica di Guinea: scopriamo insieme come operiamo nel concreto.

Nell’Africa occidentale c’è la Repubblica di Guinea, uno stato in cui l’85% della popolazione soffre di insicurezza alimentare, in particolare nelle aree rurali, e in cui il 32% della popolazione non ha accesso ad alimenti sufficienti per condurre una vita sana e attiva.

I nostri progetti si concentrano principalmente nelle zone della Prefettura di Kissidougou, situata nella Guinea Forestale, e in particolare nel Comune di Yendé-Millimou, nel villaggio di Walto e nel Comune di Beindou. 

Descrizione del luogo in cui apdam opera in Repubblica di Guinea
Nella mappa il Comune di Yendé Millimou, Repubblica di Guinea.

Nonostante questi luoghi abbiano un suolo favorevole alla coltivazione, specialmente risicola, si denotano da un lato la mancanza di politiche di sviluppo locali e agricole efficaci che impediscono di avviare uno sviluppo duraturo, dall’altro una mancanza di adeguati mezzi di trasporto che condiziona negativamente le prestazioni commerciali. A tutto questo si sommano le scarse conoscenze sui temi dell’agricoltura, la mancanza di macchinari e materiali tecnologicamente più avanzati rispetto a quelli utilizzati finora.

COME OPERIAMO IN REP. DI GUINEA

Attraverso i nostri progetti agiamo direttamente su queste problematiche con l’intento di fornire ai nostri beneficiari i mezzi e le conoscenze per raggiungere un’autosufficienza ed autonomia duratura nel tempo. Infatti, mentre agiamo fornendo tutti gli strumenti fisici necessari alla lavorazione della terra (strumentazione, sementi, preparazione dei luoghi di conservazione dei prodotti), vengono organizzate formazioni specifiche per aumentare le capacità e le competenze riguardanti la coltivazione e per aumentare le capacità di commercializzazione e redditività dei gruppi agricoli.

La Repubblica di Guinea è stata – insieme alla Repubblica Democratica del Congo – uno dei primi Paesi in cui abbiamo operato. Tuttavia, nel 2014, a causa di una potente epidemia di ebola siamo stati costretti a sospendere le nostre attività, che contavano ancora piccoli interventi. Certi di poter fare ancora molto per questo paese, abbiamo aspettato la giusta occasione per poter attivare nuovamente delle iniziative e nel 2021 abbiamo finalmente dato il via a due progetti: DI BENE IN BEINDOU e RISORSE IN COMUNE, seguiti da DONNE RURALI, attivato nel 2022.

Scopri i nostri progetti di Cooperazione Internazionale


BIBLIOGRAFIA

  1. Food and Agricolture Organization of the United Nations
  2. Unicef
Jean pierre festa del papà

SANSA-BANA, UN SOSTEGNO A DISTANZA CONCRETO!

Il sostegno a distanza che può fare la differenza.

Ci sono storie che non sono belle da sentire, e che la lontananza rende facili da ignorare. 
Abbiamo deciso di portarvi a Kisanji per farvi conoscere pian piano i bambini dell’orfanotrofio di Sansa-Bana e di condividere una parte delle loro storie con voi. Pensiamo che dare un volto alla malnutrizione, dare un nome al dolore che ha caratterizzato la loro infanzia possa aiutarci a vederli e riconoscerli. 
Fanno parte della famiglia di Emiliana e fanno parte della famiglia di APDAM, ma potrebbero iniziare a fare parte anche della tua famiglia con un piccolo sostegno a distanza.

Vieni a conoscere i bambini di Sansa-Bana, e scopri i miglioramenti concreti che in prima persona ci impegniamo a ottenere con le vostre donazioni!

JEAN PIERRE- IL NUOVO ARRIVATO

C’è un nuovo bimbo a Sansa-Bana, il suo nome era Jean.

Quando è arrivato lo hanno presentato a Emiliana come fosse un bimbo di 2 anni che pesava 4kg. 

All’inizio Emiliana non aveva capito il suo nome, e quando glielo hanno ripetuto ha esclamato “come l’Abbé Jean Pierre!” così le suore che gestiscono l’orfanotrofio hanno deciso di aggiungere questo secondo nome.

Jean-Pierre era gravemente malnutrito, triste e non riusciva a stare in piedi. Non aveva la forza di mangiare da solo, per questo hanno iniziato a dargli da mangiare imboccandolo. Per un mese è stato tenuto in braccio, dandogli le attenzioni e l’affetto che gli era mancato e di cui aveva bisogno.

Durante il periodo in cui Emiliana è rimasta a Kisanji è riuscita a creare un forte legame affettivo con Jean Pierre, che per tutto il tempo non ha voluto stare con altri. Mangiava e dormiva solo con lei, tanto che alcune volte doveva nascondersi per potersi allontanare, perché non piangesse.

Ogni settimana Jean Pierre è stato portato in ospedale e pesato, per verificare l’andamento delle cure, e dopo un mese è riuscito ad arrivare a 7kg! Ha quindi cominciato a stare in piedi, a giocare, cantare, ballare con gli altri bambini. Ha finalmente cominciato ad accettare di stare anche con gli altri ragazzini. 

È stato in questo momento che Emiliana si è resa conto che Jeanne Pierre non aveva 2 anni, ma che era più grande e che avrebbe dovuto avere circa 4 anni.

NOI VOGLIAMO ESSERCI AL FIANCO DI EMILIANA E DI QUESTI BAMBINI, E TU?
Fare la tua parte è facile: ti basterà compilare questo modulo di sostegno a distanza (anche in modalità digitale) e inviarlo a sansabana@apdam.org.
Se invece preferisci parlare direttamente con Emiliana, chiamala al 3338880674 o scrivile a sansabana@apdam.org

Scopri le altre storie.

Naufragio di Cutro-consapevolezza-empatia-progetti-internazionali-apdam-fattoria-didattica

Il NAUFRAGIO DI CUTRO – UNA TRAGEDIA NELLA TRAGEDIA!

Una riflessione che ci sembrava doverosa

Una riflessione sul naufragio di Cutro che ci sembrava doverosa, per non dimenticare, perché ciò che desideriamo è diffondere consapevolezza e lo facciamo ogni giorno con le nostre attività e con il lavoro di tutti i volontari di APDAM. Con i nostri progetti internazionali cerchiamo di donare speranza a donne, bambini, giovani e uomini nei paesi in cui operiamo. Cooperiamo con loro al fine di fornire gli strumenti e le risorse per cogliere e raccogliere tutta la ricchezza intellettuale e le competenze tecniche che già possiedono.

Il Naufragio di Cutro non può essere dimenticato e desideriamo che diventi un mantra a partire da adesso, nonostante avremmo dovuto farlo anche ieri, quando qualcuno ci chiederà aiuto. E’ un dovere tendere la mano, perché siamo tutti esseri umani!

Senza tediarvi troppo, vi lasciamo uno stralcio di ciò che pensiamo…

C’è un quadro di Turner che rappresenta una nave negriera in preda alla collera cieca del mare inferocito. Il vascello è preda della forza distruttrice delle acque: cerca di allontanarsi, ma si lascia dietro una terribile scia di detriti e uomini. 
L’impotenza di fronte a questo quadro è percepibile, ed è terribile.

È passata una settimana dal naufragio di Cutro e di cose ne sono state dette.
Le abbiamo sentite in televisione mentre mangiavamo con la famiglia, poco prima di un programma a premi.
Abbiamo visto le immagini mentre andavamo al lavoro, fermi nel traffico o sulla metro, scrollando la pagina verso un altro post.
Le abbiamo lette sui giornali, accanto a quell’enorme pubblicità di una crociera.

Chissà quanto passerà prima che ci ricorderemo di nuovo che il nostro mare è pieno di corpi e di sogni spezzati.
La narrazione riduce tutto a colpevoli, numeri e lettere.
Semplifichiamo bare, corpi, dolore, per non pensare che stiamo guardando persone, con una storia.
Ci siamo abituati.

Ma non siamo impotenti di fronte alla realtà. 
Ogni giorno si sceglie di non esserlo. 
Reimpariamo l’empatia per non rimanere indifferenti.


Nell’immagine: La nave negriera, William Turner, 1840

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SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE

PROGETTO BIANCO

Da oggi puoi candidarti per il nostro servizio civile!

Perché PROGETTO BIANCO?

Il BIANCO è il colore della purezza, dell’innocenza e della sensibilità: in un ambiente apporta sensazioni di pace e tranquillità; rappresenta l’inizio di qualcosa, una pagina bianca su cui iniziare a scrivere una nuova storia. Identifica quindi un progetto che ha come settore di intervento l’educazione e la promozione culturale ed ha come destinatari principali i minori ed i giovani.

Candidati per il nostro 𝐏𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐁𝐢𝐚𝐧𝐜𝐨, nel programma 𝐎𝐯𝐞𝐫 𝐓𝐡𝐞 𝐑𝐚𝐢𝐦𝐛𝐨𝐰.
Hai tempo fino al 20 𝐟𝐞𝐛𝐛𝐫𝐚𝐢𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟑 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟒:𝟎𝟎 per inoltrare la tua domanda. Clicca QUI per effettuare la tua domanda online.
Ci trovi con il 𝐜𝐨𝐝𝐢𝐜𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝟏𝟒𝟓𝟒𝟔𝟖.
Il progetto si svolgerà in Frazione Pra 14, a 𝐁𝐞𝐧𝐞 𝐕𝐚𝐠𝐢𝐞𝐧𝐧𝐚 (𝐂𝐍)

Per info e chiarimenti puoi scriverci a: 𝘪𝘯𝘧𝘰@𝘢𝘱𝘥𝘢𝘮.𝘰𝘳𝘨
Oppure utilizza il nostro form di contatto

Le volontarie del servizio civile che hanno partecipato ai progetti di APDAM ci raccontano la loro esperienza!

Benvenuti nel nuovo sito di APDAM

Benvenuto nel nuovo sito web di A Proposito di Altri Mondi. 
Che cos’è APDAM? Un’impresa sociale di cooperazione e solidarietà internazionale che da sempre è impegnata a contrastare la povertà educativa.
In Africa, in particolare in Repubblica Democratica del Congo, in Senegal e in Repubblica di Guinea si occupa del contrasto alla malnutrizione. 

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