Progetti terminati – Occasione educativa

GENERAZIONE IN GIOCO

GENERAZIONE IN GIOCO

2021-2022

COSA

Contribuire all’aumento delle competenze cognitive e relazionali fondamentali dei giovani piemontesi per poter crescere e vivere nella società contemporanea.
Nel territorio di intervento si riscontrano problemi riferibili alla povertà educativa.
Diversi sono i fattori che contribuiscono all’emergere e al perdurare di questa condizione, ma un primo nodo critico e percepito come elemento di fragilità e causa di povertà educativa è legato alla sfera familiare.
I genitori di oggi si trovano di fronte ad una generazione che possiede delle competenze informatiche superiori alle proprie. Questo spesso li conduce ad un progressivo disinteressamento dovuto prevalentemente all’incomprensione di un mondo, quello dei nuovi media, che è però l’ambito nel quale la vita dei propri figli oggi si gioca.
Una diminuzione della partecipazione genitoriale alla vita dei propri figli non può che avere una conseguenza diretta e negativa sulla componente psicologica, emozionale e di autostima del giovane, con diverse conseguenze tra cui l’impoverimento della motivazione verso lo studio e verso altre attività formative che potrebbero invece portarlo a sviluppare appieno la propria personalità.

DOVE

Territori di Carrù e San Michele Mondovì (CN)

COME

Il progetto mette in atto un intervento integrato nel contrasto alla povertà educativa, coinvolgendo i giovani di età tra i 10 e i 14 anni.
Il cuore del progetto è costituito dalla cura delle relazioni intra/inter-generazionali nella loro qualità e quantità.
Per questo, le iniziative non sono rivolte esclusivamente ai giovani, ma anche alla componente genitoriale e agli enti del territorio.
I genitori beneficeranno di:
a) un percorso formativo sui nuovi media
b) un corso di miglioramento della conoscenza della lingua italiana
I giovani parteciperanno a due laboratori:
a) uno parallelo a quello rivolto ai genitori sui nuovi media
b) l’altro sull’interculturalità.
I nuovi media saranno il punto di incontro tra le generazioni coinvolte per poter recuperare un dialogo e una relazione qualitativamente e quantitativamente significativa, abbattendo pregiudizi e sfiducia nei confronti di strumenti che fanno parte della quotidianità.
Funzionalmente al miglioramento delle relazioni interculturali, inoltre, si è deciso di inserire il laboratorio sull’intercultura (con la metodologia dell’Educazione alla Cittadinanza Globale) che possa portare i giovani a confrontarsi con tematiche di attualità e favorire l’integrazione con la componente migrante.
Sfondo comune saranno la sensibilizzazione e la capacitazione, per dar luogo a cambiamenti profondi che possano garantire la sostenibilità, ma soprattutto agire in maniera seria e concreta a favore dei beneficiari.
Gli enti del territorio attivi con iniziative rivolte ai giovani saranno coinvolti fin dalle prime settimane con azioni di sensibilizzazione sul tema della povertà educativa, tavoli di discussione ed eventi pubblici.
Finanziato da Fondo di Beneficenza Intesa San Paolo.

CON CHI

Cooperativa caracol

Cooperativa Caracol

Consorzio per i servizi socio assistenziali del monregalese

Consorzio per i servizi socio-assistenziali del Monregalese

Senza titolo-2

Comune di Carrù

Senza titolo-1

Comune di San Michele Mondovì

PROGETTO MIGRANTI: L’EDUCAZIONE SANITARIA

PROGETTO MIGRANTI:
L’EDUCAZIONE SANITARIA

2016-2018

COSA

Sensibilizzare gli ospiti di alcuni centri di accoglienza straordinaria dell’Area Metropolitana di Torino sulle tematiche di igiene e salute.

DOVE

TORINO

COME

Incontri formativi.
All’interno del progetto sono stati realizzati due incontri formativi per ogni gruppo di utenti (Nigeria, Bambara, Pakistan e Wolof) in cui sono state affrontate le seguenti tematiche:
Presentazione e funzionamento del Sistema Sanitario Nazionale;
Educazione sanitaria;
Buone pratiche di igiene e prevenzione;
Malattie Sessualmente Trasmissibili e contraccezione.
Agli incontri era presente un mediatore culturale per favorire la piena comprensione degli argomenti trattati.

Finanziato da fondi propri.

PROGETTO MEGA – MIGRAZIONI, EDUCAZIONE GLOBALE E ATTIVISMO

PROGETTO MEGA – MIGRAZIONI, EDUCAZIONE GLOBALE E ATTIVISMO

2016

COSA

Far conoscere e approfondire il fenomeno delle migrazioni, favorendo il dialogo interculturale e la convivenza solidale tra cittadini del mondo, attraverso percorsi didattici volti a una corretta informazione e al superamento di pregiudizi e discriminazioni.

DOVE

Nelle scuole secondarie di primo e secondo grado del torinese che si trovano a vivere nel quotidiano l’interculturalità.
Nel percorso sono stati coinvolti insegnanti, studenti, educatori, con l’obiettivo di rendere i beneficiari eticamente responsabili e socialmente coinvolti nello sviluppo di attività di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza, con azioni individuali e collettive.

COME

Corsi di formazione – Interventi in radio.
Nella prima parte del percorso sono stati organizzati due incontri laboratoriali in aula. Nel primo sono stati trattati i temi dello squilibrio tra nord e sud del mondo,
della cooperazione con i paesi più poveri, dei conflitti e delle migrazioni conseguenti, dei diritti umani, del diritto di asilo; è stata inoltre approfondita la differenza tra migrante e rifugiato, la procedura di richiesta d’asilo, la situazione geopolitica e le rotte via mare e via terra, con l’obiettivo di acquisire una consapevolezza profonda dei temi e delle terminologie adatte. Il secondo incontro ha visto, invece, la testimonianza diretta di un rifugiato, che attraverso il racconto del suo viaggio, ci ha aiuta a comprendere cos’è lo status di rifugiato, quali sono le cause che inducono migliaia di persone a fuggire dal proprio paese e, infine, quali sono le complesse dinamiche internazionali attuali.
Dopo la realizzazione del laboratorio, gli studenti hanno lavorano con le ong e i propri insegnanti per la scrittura di testi per brevi spot radiofonici o messaggi di sensibilizzazione sulle tematiche affrontate, che sono stati poi elaborati e registrati dalla webradio torinese Border Radio.
I docenti sono invece stati coinvolti in un corso di formazione di 30 ore, approvato dal MIUR,
Per maggiori informazioni puoi consultare il sito ufficiale del progetto: https://megamigraction.wordpress.com

FINANZIATO DA

CON CHI

Engim

ENGIM Internazionale

Re.te ONG

RE.TE ONG

comitato-collaborazione-medica

Comitato Collaborazione Medica

DONNA MIGRANTE AGENTE DI SALUTE

DONNA MIGRANTE AGENTE DI SALUTE

2014-2018

COSA

Accrescere la consapevolezza nelle mamme immigrate della città di Torino della propria salute e quella dei propri figli e dei servizi sanitari messi a disposizione.
Uno dei diritti fondamentali dell’essere umano è quello alla salute: ogni individuo di qualsiasi nazionalità, sesso e stato sociale deve avere pari possibilità di assistenza sanitaria. Credendo fermamente in questo principio, noi di APDAM ci impegniamo anche sul territorio di Torino per supportare i bisogni sanitari nel contesto materno-infantile della popolazione migrante.

DOVE

Ambulatorio dell’associazione Camminare Insieme.
Il progetto è nato all’interno dell’ambulatorio dell’associazione Camminare Insieme, dopo aver somministrato, alle donne che frequentano la struttura, un questionario sulle conoscenze relative alla propria salute e quella dei loro figli. Intervistando 28 donne, la maggior parte di nazionalità proveniente da stati africani, è stata riscontrata una ridotta consapevolezza della prevenzione alla salute e di conseguenza un accesso elevato alle strutture sanitarie solo nel momento in cui si manifestasse il problema.

COME

Incontri di formazione.
Sono stati organizzati degli incontri di formazione mensili da due ore ciascuna sui seguenti temi:
Introduzione generale all’offerta di servizi sanitari;
Salute della donna in età fertile:
Pianificazione famigliare, contraccettivi, contraccettivi d’emergenza, IVG;
La gravidanza e il travaglio\parto;
Post partum, puerperio e allattamento esclusivo al seno materno.
Salute del neonato e/o bambino:
La salute del tuo bambino: dalla nascita all’età scolare le tappe fondamentali della sua crescita;
SIDS e cura dell’ambiente;
Svezzamento e alimentazione.
Durante gli incontri è stata prevista la presenza di un mediatore culturale per favorire la piena comprensione degli argomenti trattati.

Finanziato da fondi propri.

CON CHI

associazione di volontariato camminare insieme

Associazione Camminare Insieme

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA MONDIALE

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA MONDIALE

2013-2018

COSA

Informare e sensibilizzare sui diritti umani, la sostenibilità e sulle interrelazioni tra livello globale e livello locale.

DOVE

COME

Corso di formazione.
Dal 2013 organizziamo corsi di Educazione alla Cittadinanza Mondiale. Il corso permette di ampliare un’ottica multiculturale e interculturale, allargando l’orizzonte del singolo e rendendolo consapevole dell’importanza dell’interdipendenza dei popoli. Il corso si traduce in una serie di incontri su varie tematiche:
La cittadinanza e il volontariato internazionale;
I diritti umani e l’economia solidale;
La globalizzazione;
Il valore dell’integrazione di persone di culture diverse nella nostra società;
L’accesso alle cure sanitarie nei Paesi a basso reddito;
La descrizione delle varie fasi che stanno dietro un progetto di cooperazione;
Le problematiche sociali della Repubblica Democratica del Congo (nostro territorio di progetti): malnutrizione, mortalità neonatale, accesso all’acqua, emarginazione sociale.
Le tematiche vengono affrontate utilizzando diversi strumenti e metodologie, e sono arricchite dalla presenza di relatori competenti nelle materie trattate.
Al termine del corso i partecipanti sapranno:
Utilizzare il ragionamento e il pensiero critico per analizzare le informazioni che apprendono, le esperienze che vivono e la formazione dei loro giudizi e stereotipi;
Adottare stili di comportamento propositivi improntati al rispetto della differenza e della povertà, all’accoglienza dell’altro (popolo/gruppo), alla collaborazione con i componenti del loro team per ottener risultati positivi e correlando gli elementi propri di ogni cultura;
Adeguarsi al contesto in cui si trovano a operare/ vivere, imparando l’importanza di approfondire le proprie conoscenze del contesto;
Descrivere a grandi linee i meccanismi strutturali all’origine degli squilibri Nord/ Sud del mondo.

Finanziato da fondi propri.

NON PROFIT PROFESSIONAL

NON PROFIT PROFESSIONAL

2015

COSA

Far crescere il non profit e formare i professionisti del terzo settore.

DOVE

TORINO

COME

Corso di formazione.
Le organizzazioni non profit in Italia si basano principalmente su lavoro volontaristico, con bassa specializzazione e scarse competenze di management. Per questo motivo abbiamo deciso di elaborare il corso Non Profit Professional – Training per diventare professionisti del terzo settore. Il percorso si traduce in diverse giornate formative condotte da professionisti ed esperti del non-profit sui seguenti temi:
Costruzione di un gruppo di lavoro;
Lo start-up di un ente non profit;
Bilancio degli enti non profit e normativa fiscale;
La storia dei diritti umani;
Marketing e comunicare per il terzo settore;
Fundraising;
“Ciclo di progetto” ed Europrogettazione (Project Design e Proposal Management).
Il corso si rivolge a persone che lavorano all’interno o per conto di ONG, onlus, associazioni di volontariato e culturali, comitati di cittadini attivi, cooperative, fondazioni, settori e funzioni di enti pubblici, sindacati, partiti e movimenti politici, associazioni di categoria.

Finanziato da fondi propri.

INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE

INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE

2015-2017

COSA

Favorire il processo di internazionalizzazione delle professioni sanitarie, con particolare attenzione all’infermiere, il professionista sanitario numericamente più diffuso al mondo.
Il costante e rilevante aumento dei fenomeni migratori, insieme ai crescenti conflitti
e atti di violenza tra diverse culture e nazioni, hanno influito significativamente sulla necessità di un’infermieristica transculturale e aperta al mondo. Gli infermieri in queste situazioni sono chiamati a prestare assistenza a persone portatrici di valori politici, culturali e religiosi molto diversi tra loro e spesso differenti dai propri: per questo diventa fondamentale possedere competenze transculturali. Diviene, quindi, necessario investire in politiche di “ampliamento degli orizzonti” già durante il percorso formativo accademico ed avere una visione globale, competente e promotrice di un’assistenza infermieristica di qualità e di politiche sanitarie accessibili e aderenti ai contesti a livello globale.

DOVE

Polo didattico San Luigi della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Torino – Facoltà di Medicina dell’Università di Kikwit in Repubblica Democratica del Congo.
Il progetto si è sviluppato grazie alla creazione di un partenariato internazionale tra il Corso di Laurea in Infermieristica Polo didattico San Luigi della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Torino e l’Institut Superieure de Technique Medicales della Facoltà di Medicina dell’Università di Kikwit in Repubblica Democratica del Congo.

COME

Attività formative e didattiche, tirocinio in Repubblica Democratica del Congo.
Il percorso si è sviluppato attraverso diverse attività che promuovono l’internazionalizzazione della professione infermieristica.
Per gli studenti italiani di Infermieristica sono stati organizzati dei seminari che hanno affrontano le seguenti tematiche:
Internazionalizzazione della professione sanitaria (in riferimento ai dettami del WHO dell’OCSE e dell’ICN);
Storia e buone prassi della Cooperazione Internazionale dello sviluppo;
Governance della Salute Globale (concetti, attori, principi e Primary Healt Care);
Cenni sulla salute materno infantile e sulla malnutrizione.
Al termine delle attività formative e didattiche il percorso si conclude con un tirocinio in Repubblica Democratica del Congo e l’accoglienza di studenti infermieri provenienti dall’Università di Kikwit.
Il progetto ha predisposto, inoltre, attività che aumentano l’internazionalità delle due
università attrici del partenariato grazie alla condivisione di progetti di ricerca e allo scambio tra i docenti per favorire lo sviluppo dei modelli pedagogici.

Finanziato da fondi propri.