Progetti Terminati – RDC

LOTTA ALLA MALNUTRIZIONE INFANTILE SU BASE COMUNITARIA A KIMBANSEKE

LOTTA ALLA MALNUTRIZIONE INFANTILE SU BASE COMUNITARIA A KIMBANSEKE

2019-2022

COSA

Ridurre la malnutrizione infantile in linea con il Piano di Sviluppo Sanitario Nazionale.

DOVE

Zone de Santé di Kingasani e di Biyela – Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo.

COME

Urgenza:
Rafforzamento, in tutte le sue forme, dei sistemi di presa in carico della malnutrizione, mediante il potenziamento delle strutture sanitarie, la formazione del personale sanitario e la sperimentazione di nuovi alimenti terapeutici.

Transizione:
Educare alla conoscenza e, quindi, alla prevenzione del fenomeno (pianificazione familiare, primi mille giorni di vita del bambino, nutrizione in gravidanza, allattamento esclusivo al seno per i primi sei mesi di vita, igiene, rotazione
alimentare, buone pratiche igienico-sanitarie, salubrità degli ambienti e riconoscimento precoce degli stati a rischio) le stesse comunità di base.

Sviluppo:
Rafforzamento della sicurezza alimentare, promozione del microcredito e di attività generatrici di reddito, disseminazione delle pratiche innovative e promozione di politiche di protezione sociale, avvio di cooperative di comunità.

LA ZEINATA

Grazie al lavoro di APDAM e alla collaborazione con i professionisti congolesi, siamo riusciti ad introdurre, nella fase di primo intervento, un innovativo alimento terapeutico a base di prodotti locali. Tale preparato ha la forma alimentare di una farina ed è costituito da mais, chenilles (bruchi), olio vegetale, zucchero, sale e spirogyra (un’alga ricca di sali minerali e vitamine che cresce naturalmente nel fiume Congo). La farina così prodotta è stata nominata Zeinata* e risulta essere ricca di nutrienti e micronutrienti necessari alla cura dei bambini affetti da malnutrizione.

Presidenza dei ministri 8x100 irpef-ente finanziatore per progetti di apdam cooperazione internazionale

Progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con la quota dell’otto per mille dell’IRPEF devoluta dai cittadini italiani alla diretta gestione statale

Finanziato da 8×1000 CEI (Comitato per gli Interventi Caritativi per il Terzo Mondo)

BETO TOMA

BETO TOMA

Aprile 2016

Novembre 2018

COSA

Ridurre la malnutrizione infantile in linea con il Piano di Sviluppo Sanitario Nazionale.

DOVE

Centre de Santé di Mukoso, Kitanda e Malundu – Repubblica Democratica del Congo.

COME

Rafforzamento strutturale dell’HGR di Kisanji
▫ Nell’ambito di questa attività, nel mese di novembre 2019 sono stati avviati i lavori di riabilitazione e di equipaggiamento della pediatria dell’HGR di Kisanji e, una volta terminati i lavori di riabilitazione dei locali, questi ultimi sono stati elettrificati.
▫ Nel mese di novembre 2019 sono inoltre stati avviati i lavori di installazione dell’Unità Nutrizionale di Terapia Intensiva (UNTI) presso l’HGR di Kisanji.  L’Unità Nutrizionale è dotata di diverse stanze: una stanza per l’accoglienza
dei bambini malnutriti e due stanze per il ricovero, capaci di ospitare ciascuna più di 10 bambini.
▫ Dal mese di aprile 2019 è stato avviato il sistema salariale sulla base del contratto di performance per il personale sanitario operante presso l’Ospedale Generale di Referenza di Kisanji e presso l’omonima Zone de Santé: sono stati erogati i fondi per i quattro trimestri, i quali hanno toccato ciascuno 18 persone.

Costruzione di un ufficio centrale per la Zone de Santé di Kisanji
Tra maggio e ottobre 2019 è stato costruito un ufficio centrale per la Zone de Santé nel plesso ospedaliero di Kisanji, che può ospitare il Medico Direttore della Zone de Santé ed i suoi collaboratori. Al termine dei lavori si è provveduto al
trasloco degli arredamenti e della documentazione nei nuovi uffici, smantellando il vecchio stabile, in stato di degrado.
Coltivazione di diversi alimenti
Circa 5 ettari di terreno sono stati avviati alla coltura con diversi alimenti nel territorio del villaggio di Kisanji. In un primo momento si è provveduto alla preparazione dei terreni in vista della semina e della piantumazione. Sono stati così preparati terreni nella foresta – per la coltivazione di arachidi, manioca e di mais – nella savana arborata – per la coltivazione di moringa oleifera – e nel villaggio – per la coltivazione di fagioli. Successivamente si è provveduto alla semina e all’inserimento di piante giovani di moringa. I terreni sono stati costantemente gestiti da un gruppo di agricoltori locali. Nel corso dell’ultimo mese del 2020 e dei primi mesi del 2021, sono state effettuate le raccolte dei prodotti dei campi: manioca, mais, moringa, arachidi, fagioli. I prodotti raccolti sono stati stoccati presso il locale adibito a deposito, dato in dotazione dalla Parrocchia di Kisanji e presso il quale è stato installato un mulino elettrico in precedenza acquistato. A seguito dell’instaurarsi di una situazione di grave emergenza nutrizionale nella zona, si è deciso di donare i prodotti raccolti – debitamente trasformati in farina – alle famiglie più indigenti della Zone de Santé presso le quali sono riferiti da parte del personale sanitario dei casi di malnutrizione infantile. La distribuzione di questi stock di farine, realizzati con alimenti variegati e dalle proprietà nutrienti, ha permesso così di evitare un inasprirsi della malnutrizione per alcuni bambini.

Inquadramento della situazione socio-economica locale
▫ Sono stati realizzati 3 momenti di atelier con i villaggi di Kitanda, Malundu e Mukoso, al fine di identificare le attività fonti di reddito che fossero maggiormente diffuse tra le famiglie locali. In ogni villaggio è stato realizzato un atelier in 3 giorni che ha coinvolto 62 persone. Al termine di un primo momento di indagine 3 associazioni locali sono state formate in merito alle Attività Generatrici di Reddito.
▫ È stata poi realizzata un’inchiesta socio-economica e sanitaria al fine di fornire dati certi e reali per stabilire la situazione di riferimento nella Zone de Santé di Kisanji ed avviare i Comitati per lo Sviluppo delle Aires de Santé
(CODESA) e una Mutuelle de Santé.
▫ L’inchiesta, realizzata secondo la metodologia dell’intervista semi-strutturata, ha indagato le principali forme di reddito delle famiglie, le modalità di gestione dei risparmi (ovvero le voci cui sono imputati i risparmi del nucleo
familiare), le principali malattie e le modalità di cura, la composizione dei pasti giornalieri e le modalità di consumo e di conservazione dell’acqua. Il lavoro di campo svolto da INADES Formation ha poi permesso di eseguire
una triangolazione dei dati, comprendere contraddizioni interne e valutare il grado di veridicità delle risposte ottenute.
▫ Infine, è stato realizzato un ulteriore atelier di analisi in 3 giornate. Tale atelier ha avuto quale obiettivo l’analisi delle capacità associative nella Zone de Santé per l’organizzazione di una Mutuelle de Santé, l’analisi delle condizioni
di base per la sua instaurazione e la sensibilizzazione delle comunità target in merito ai benefici che ne deriverebbero. Al termine di tale atelier, il partner operativo INADES Antenne Kikwit ha potuto constatare come nella Zone de Santé di Kisanji esistano le condizioni per l’avvio di una Mutuelle de Santé: la popolazione è cosciente delle difficoltà nelle quali si trova e approva la necessità di trovare meccanismi migliorativi.

Finanziato da 8×1000 CEI (Comitato per gli Interventi Caritativi per il Terzo Mondo)

L’EAU ET LA SANTÉ A KISANJI

L’EAU ET LA SANTÉ A KISANJI

2017

COSA

Rendere Kisanji un “Village Assaini” in linea con la “Stratégie Nationale enmatière d’EHA” e completamento del “Programme National Villages et Ecoles Assainis”.

DOVE

Kisanji, Repubblica Democratica del Congo (RDC).

COME

Applicazione del programma elaborato dal Consorzio WASH RDC. Si tratta di un programma per la promozione di soluzioni sostenibili per rimediare alle carenze di acqua potabile, servizi igienici e servizi igienico-sanitari delle
popolazioni rurali della Repubblica Democratica del Congo.

FINANZIATO DA

PIÙ SICUREZZA PER I BIMBI DI KINGASANI

PIÙ SICUREZZA PER I BIMBI DI KINGASANI

2014

COSA

Rafforzare il reparto maternità di Kingasani grazie all’uso della cardiotocografia.

DOVE

Zone de Santé di Kingasani – Kimbanseke, quartiere di Kinshasa (RDC).

La maternità di Kingasani, nel 1971, ha aperto all’interno dell’Ospedale generale di riferimento. Il quartiere di Kimbanseke ospita una popolazione di 220.000 persone (dati al 2013), di cui il 20% è composta da bambini sotto i cinque anni. Inoltre, in questa zona il tasso di malnutrizione è tra i più elevati della città (>35%).

Nel 2012, l’ospedale ha preso in carico quasi 30.000 casi di cui ben il 70% formato da bambini al di sotto dei dodici anni di età. Indubbia è la vocazione pediatrica della struttura, ove si assiste a un incremento costante di pazienti, nati prematuri, in condizioni di complessità clinica.

È necessaria, perciò, una sempre maggiore attenzione alla diagnosi precoce.

COME

Corsi di formazione – Materiale formativo – Professionalità esterne.
▫ Realizzazione di corsi di formazione teorico-pratici per ostetriche, tramite lo
studio di casi clinici reali;
▫ Ideazione e produzione di materiali di supporto formativo;
▫ Completamento della formazione grazie alla collaborazione con
professionisti in ostetricia espatriati, durante i mesi di settembre e ottobre
2014.

Finanziato da fondi propri.

EMERGENZA A MALUNDU

EMERGENZA A MALUNDU

2014

COSA

Ricostruire il tetto e il controsoffitto della maternità nella zona di Malundu.

DOVE

Malundu, Repubblica Democratica del Congo.

Tramite il progetto Nascere con cura a Kisanji, avviato nel 2014, la popolazione della zona di Malundu, composta da 2.300 donne circa, ha ottenuto un reparto maternità accogliente e dignitoso, dotato di personale sanitario adeguatamente formato.
I progressi ottenuti grazie al progetto rischiavano, però, di svanire: a causa di una forte tempesta che ha colpito la zona, tetto e controsoffitto della maternità sono stati divelti, causando ingenti danni anche all’interno della struttura.

COME

Materiali e lavori strutturali: 4.500€.

Grazie ad una tempestiva azione di ristrutturazione volta ad evitare l’insorgenza di danni ulteriori e alla ricostruzione di ciò che è andato distrutto, abbiamo permesso alle donne della zona di portare a termine le loro gravidanze in sicurezza e in condizioni igieniche idonee.

Finanziato da fondi propri.

NASCERE CON CURA A KISANJI

NASCERE CON CURA A KISANJI

2014-2018

COSA

Migliorare la salute materna e ridurre la mortalità materno-infantile.

DOVE

Kisanji, Repubblica Democratica del Congo (RDC).

Kisanji si trova nella provincia del Bandundu, immersa nella savana arborea. L’ospedale della zona (privato, ma inserito nel sistema sanitario congolese) è il centro di riferimento della Zone de Santé, che raccoglie un bacino di 110.000 abitanti circa. Dal 1980, all’ospedale e a tutta l’area circostante, mancano: acqua corrente potabile e corrente elettrica.

Inoltre, si contano tre maternità afferenti, dislocate in un raggio di 12 km dalla struttura e costituite da una capanna di fango, paglia e tronchi. Tali “reparti” servono una popolazione di circa 2.200 bambini e 2.100 donne. Oltre a ciò, esiste
un sistema di levatrici tradizionali, di grande esperienza, ma operanti in contesti privi di condizioni igienico-sanitarie adeguate.

COME

Interventi strutturali:
Fornire l’accesso a fonti di acqua potabile e alla corrente elettrica, per l’ospedale e per la vicina missione di Kisanji. Ristrutturare il servizio materno-infantile dell’ospedale, ricostruire in muratura le tre maternità limitrofe e rifornirle di mobilio e di apparecchiature necessarie. Istituire un sistema di comunicazione efficace tra l’ospedale e i reparti di maternità distaccati.

Salute riproduttiva:
Progettazione e attuazione di un corso di formazione teorico/pratico per gli operatori sanitari, incentrato sul percorso nascita (ossia: assistenza alla donna in età fertile e durante la gravidanza; periodo peri-natale; prime cure dopo il parto), realizzato coinvolgendo direttamente gli operatori locali.

Educazione comunitaria:
Creazione di un piano di prevenzione comunitaria, allo scopo di educare la popolazione a rivolgersi ai servizi di salute materno-infantile, realizzato attraverso: campi medicali, metodologia SALT e la strategia della grand mére. L’obiettivo è quello di formare 60 relais communautaires e 60 levatrici tradizionali che agiranno da tramite con i servizi ospedalieri.

Advocacy:
Realizzazione di tavole di concertazione con i decisori politici a vari livelli, allo scopo di sensibilizzare e favorire l’impegno politico nella lotta al fenomeno dei ciarlatani e all’integrazione dei sistemi di cura tradizionali, con particolare attenzione alle levatrici.

Finanziato da 8×1000 CEI (Comitato per gli Interventi Caritativi per il Terzo Mondo)

LOTTA ALLA MORTALITÀ NEONATALE A KIMBANSEKE

LOTTA ALLA MORTALITÀ NEONATALE A KIMBANSEKE

2013

COSA

Potenziare le competenze degli operatori dei reparti neonatali e delle mamme.

DOVE

Maternità di Mokalì – Kimbanseke, quartiere di Kinshasa; Maternità di Père Damien; Maternità di Madaila. Repubblica Democratica del Congo.

Il quartiere di Kimbanseke, oramai da tempo, si trova ad affrontare un elevato degrado urbano, un innalzamento costante della povertà ed una dilagante malnutrizione. I principali problemi di salute si registrano, come prevedibile, nei reparti materno-infantili, in particolar modo in relazione alle emergenze di natura ostetrico-ginecologica. Le tre strutture oggetto dell’intervento sono di natura privata, ma integrate nel sistema sanitario nazionale. I loro problemi maggiori riguardano: Estrema carenza di risorse; Scarsa attenzione all’igiene da parte del personale sanitario; Poche o nulle competenze nel campo della rianimazione neonatale; Scarsa educazione terapeutica; e Tassi di mortalità neonatale alti.

COME

Corsi di formazione – Equipaggiamento delle strutture.

Igiene e salute:
In linea con le strategie dell’OMS e dell’UNICEF, si sono sviluppati dei corsi di formazioni teorico-pratici, attraverso la metodologia del training on the job. Questi gli argomenti trattati:
▫ Igiene dell’operatore e delle sale;
▫ Igiene e salute di donne e bambini;
▫ Utilizzo dei D.P.I.;
▫ Smaltimento dei rifiuti.
Inoltre, ogni struttura è stata rifornita del materiale necessario (sterilizzatrice, pinze chirurgiche, materiali plastici vari, vestiario medico), unitamente all’affissione di supporti visivi utili al controllo delle procedure igieniche da utilizzare.

Rianimazione neonatale:
In linea con le strategie dell’OMS e dell’UNICEF, si sono sviluppati dei corsi di formazioni teorico-pratici, attraverso la metodologia del training on the job. Questi gli argomenti trattati:
▫ Rischi della gravidanza;
▫ Valutazione di consegna;
▫ Rianimazione neonatale (aspirazione e ventilazione);
▫ Indice di Apgar;
▫ Assistenza al neonato;
▫ Kangaroo therapy.
Inoltre, ogni struttura è stata rifornita di un’isola neonatale con lampade riscaldanti e kit di rianimazione neonatale (teli puliti, maschere per la ventilazione, aspirapolvere manuale, tessuti per la Kangaroo therapy), unitamente all’affissione di supporti visivi utili al controllo delle procedure igieniche da utilizzare.

Finanziato da 8×1000 CEI (Comitato per gli Interventi Caritativi per il Terzo Mondo)

SUPPORTO ALL’INNOVAZIONE SOCIALE NEI QUARTIERI DI KIMBASEKE

SUPPORTO ALL’INNOVAZIONE SOCIALE NEI QUARTIERI DI KIMBASEKE

2013

COSA

Supporto alla nascita di organizzazioni locali favorendo lo sviluppo di progetti di imprenditoria sociale.

DOVE

Kimbanseke, Repubblica Democratica del Congo.

La Zone de Santé di Bjiela è situata nel quartiere periferico di Kimbanseke e ospita una popolazione di circa 220.000 persone di cui il 20% è composta da bambini 0-5 anni. La popolazione è composta da famiglie fortemente vulnerabili e i tassi di malnutrizione sono tra i più elevati della città (>35%). Le prospettive di inserimento lavorativo dei giovani sono fortemente ridotte. Sul territorio è attiva la Congregazione delle suore di San Giuseppe, sia nella gestione dell’orfanotrofio che dell’ospedale generale di referenza con unità nutrizionali..

COME

Costituzione di “CONGO NICE VISION asbl”.
Venticinque giovani under 30 in condizioni di svantaggio, sono stati guidati alla costituzione di CONGO NICE VISION asbl, una ONG locale. Tale organizzazione ha come mission l’avvio di attività generatrici di reddito tra i giovani del quartiere di Mokalì/Kimbanseke e il sostegno all’Unità nutrizionale dell’ospedale locale.

Finanziato da fondi propri.

INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE

INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE

2015-2017

COSA

Favorire il processo di internazionalizzazione delle professioni sanitarie, con particolare attenzione all’infermiere, il professionista sanitario numericamente più diffuso al mondo.
Il costante e rilevante aumento dei fenomeni migratori, insieme ai crescenti conflitti
e atti di violenza tra diverse culture e nazioni, hanno influito significativamente sulla necessità di un’infermieristica transculturale e aperta al mondo. Gli infermieri in queste situazioni sono chiamati a prestare assistenza a persone portatrici di valori politici, culturali e religiosi molto diversi tra loro e spesso differenti dai propri: per questo diventa fondamentale possedere competenze transculturali. Diviene, quindi, necessario investire in politiche di “ampliamento degli orizzonti” già durante il percorso formativo accademico ed avere una visione globale, competente e promotrice di un’assistenza infermieristica di qualità e di politiche sanitarie accessibili e aderenti ai contesti a livello globale.

DOVE

Polo didattico San Luigi della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Torino – Facoltà di Medicina dell’Università di Kikwit in Repubblica Democratica del Congo.
Il progetto si è sviluppato grazie alla creazione di un partenariato internazionale tra il Corso di Laurea in Infermieristica Polo didattico San Luigi della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Torino e l’Institut Superieure de Technique Medicales della Facoltà di Medicina dell’Università di Kikwit in Repubblica Democratica del Congo.

COME

Attività formative e didattiche, tirocinio in Repubblica Democratica del Congo.
Il percorso si è sviluppato attraverso diverse attività che promuovono l’internazionalizzazione della professione infermieristica.
Per gli studenti italiani di Infermieristica sono stati organizzati dei seminari che hanno affrontano le seguenti tematiche:
Internazionalizzazione della professione sanitaria (in riferimento ai dettami del WHO dell’OCSE e dell’ICN);
Storia e buone prassi della Cooperazione Internazionale dello sviluppo;
Governance della Salute Globale (concetti, attori, principi e Primary Healt Care);
Cenni sulla salute materno infantile e sulla malnutrizione.
Al termine delle attività formative e didattiche il percorso si conclude con un tirocinio in Repubblica Democratica del Congo e l’accoglienza di studenti infermieri provenienti dall’Università di Kikwit.
Il progetto ha predisposto, inoltre, attività che aumentano l’internazionalità delle due
università attrici del partenariato grazie alla condivisione di progetti di ricerca e allo scambio tra i docenti per favorire lo sviluppo dei modelli pedagogici.

Finanziato da fondi propri.