Galli e galline sono visti solitamente come animali da allevamento, infatti entro l’anno di vita vengono soppressi e non si ha conoscenza comportamentale ed affettiva di questi esemplari. Ma vediamo come possono essere utili per la Pet Therapy.
La novità è che sono stati riconosciuti, per la prima volta anche in Italia, come protagonisti adatti per gli Interventi Assistiti, infatti in Gran Bretagna le galline sono riconosciute da tempo come coterapeuti e già nel 1800 le galline erano impiegate negli istituti psichiatrici per calmare i pazienti.
La legittimazione ufficiale è stata ottenuta dalla Fattoria del parco Trotter del comune di Milano, grazie al lavoro della cooperativa sociale “Tempo per l’infanzia” in collaborazione con l’ATS veterinaria.
LA PAROLA AGLI ESPERTI
La responsabile degli Interventi con animali Elena Sposito presso la Fattoria del parco Trotter spiega così il percorso da loro intrapreso: “Ci occupiamo di pet therapy da anni soprattutto con cani, gatti, conigli. Interventi che coinvolgono altri animali, come ad esempio quelli da fattoria, si possono fare ma non è possibile chiamarli IAA. Questo perché bisogna mettere in atto precisi protocolli approvati e definiti dal Ministero e dal Centro di referenza nazionale. L’unicità del nostro progetto è proprio questa: abbiamo ottenuto per la prima volta il riconoscimento ufficiale del Ministero a impiegare le galline connotando le nostre attività come IAA1”.
Galli e galline sono molto portati alla socialità e hanno bisogno di stare insieme. Morgana Galardi ricercatrice del Centro di Referenza Nazionale per gli Interventi Assistiti con gli Animali (CRN IAA) racconta che galli e galline hanno una storia di domesticazione relativamente recente, ma essa ha impattato sulle abilità sociali di questi animali che sono in grado di relazionarsi attivamente con noi. Questi avicoli, pur non essendo tradizionalmente animali da compagnia, quando vengono allevati fin da pulcini interagendo con le persone dimostrano di essere in grado di comunicare con l’essere umano e imparare in maniera sorprendente2.
Infine Elena Sposito aggiunge che “ognuno di loro ha il suo carattere, ciascun esemplare ha un proprio temperamento. Questo è importante che le persone lo sappiano: la gallina, che generalmente viene considerata stupida, è in realtà molto intelligente3”
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BIBLIOGRAFIA