
Oggi scopriamo una parte dei nostri beneficiari, perché loro e cosa facciamo nei nostri progetti.
Ad ogni bambino/a il suo futuro.
Con questa frase vogliamo iniziare a raccontarvi i nostri progetti di cooperazione internazionale.
Ogni bambino/a ha diritto ad un futuro e ha condizioni di vita che gli potranno permettere di costruire il suo futuro, qualsiasi esso sia ed ovunque esso sia. Il/la bambino/a ha un ruolo centrale nella vita e nello sviluppo della società, non solo per il ruolo attivo che avrà ma perché sin dalla nascita è al centro di dinamiche e relazioni che di fatto costituiscono lo sviluppo sociale, economico e culturale di ogni popolo. Il/la bambina viene plasmato/a dalla società e su di loro si riflettono diseguaglianza di genere, economiche e culturali, condizioni di difficoltà della quale essa è costituita.
Le Nazioni Unite a pochi anni della loro fondazione hanno riconosciuto questo importante ruolo con la pubblicazione de La Dichiarazione dei diritti del fanciullo nel 1959. Recentemente l’UNICEF, agenzia delle Nazioni Unite ha deciso di utilizzare come strumento di studio, analisi e monitoraggio un approccio nella quale il bambino è al centro, definito Child-Right Based Approach.
Ovunque!
A qualsiasi bambino/a il diritto al fanciullo deve essere garantito, senza distinzione di confine, appartenenza sociale o condizione economica nel rispetto però del contesto culturale nel quale vive o da cui proviene.
APDAM sin dai primi momenti dopo la sua fondazione ha voluto impegnarsi in Italia ed in tre paesi dell’Africa Sub-Sahariana a fare “tanti piccoli zeri” che uno in fila all’altro potranno fare la differenza. In particolare, in Senegal, Guinea e Congo, particolare attenzione è stata data al tema della malnutrizione infantile e della salute neonatale. Ma porre attenzione al diritto del bambino non significa solo creare progetti nei quali essi sono i primi beneficiari, ma bensì contribuire a creare buone condizioni nelle quali possano trovare e costruire il proprio futuro.
BIBLIOGRAFIA