Il Giardino Sensoriale di APDAM
“Giardino del Sentire Oltre i Confini”, così si chiama il giardino sensoriale volto alla stimolazione dei nostri sensi, con lo scopo di infondere un maggior benessere psico-fisico.
All’interno di esso troviamo 4 cerchi che ospitano numerose piante, ognuna scelta in base alla sua capacità di far sviluppare l’abilità percettiva della vista, dell’olfatto, dell’udito, del tatto e del gusto. Questi cerchi portano i nomi di persone importanti: cerchio Anna Frank, cerchio Samantha Cristoforetti, cerchio Madre Teresa, cerchio Joanne Rowling.
Attraversando il Giardino, i sensi si affinano e la curiosità si attiva per cercare di cogliere tutto quello che la natura ha da darci.
L’attenzione per la cromoterapia, ormai sempre più diffusa, si può trovare nei colori delle piante: dal lilla più rilassante alla vivacità dell’arancione o dalla loro disposizione in contrasto o in armonia tra di loro o ancora a seconda della loro temperatura o intensità cromatica.
Anche la forma del giardino, volutamente circolare, fa sì che la nostra vista possa accomodarsi e sentirsi confortata dalle forme curve che la circondano.
C’è inoltre il giardino delle farfalle, dove queste ultime vengono a posarsi poiché naturalmente attratte dalle piante che lo compongono, creando un tripudio di colori vivi e in movimento.
TECNICHE UTILIZZATE NEL GIARDINO SENSORIALE
La tecnica del “barefooting”, ovvero di camminare a piedi nudi attraverso i vari elementi della natura, sia essa l’erba e i fiori, i tronchi, l’acqua del laghetto “Jacques Cousteau” o avanzare attraverso i cerchi riempiti con elementi naturali, stimola il nostro tatto.
Divertente è anche provare a indovinare, attraverso il solo uso dell’olfatto, vicino a quale pianta aromatica ci troviamo, grazie ai deliziosi profumi che esse producono naturalmente, regalandoci nuove sensazioni.
Quando invece è la pancia a parlare, ci si può dirigere verso l’orto a terrazzamento che offre le sue preziose piante commestibili o, tra qualche anno, verso il giovane meleto di mele antiche. Si può così esplorare il senso del gusto attraverso una merenda salutare e autoprodotta.
Nel giardino sensoriale ci sono anche due aule. Una è chiamata Nelson Mandela ed è il luogo dove i bambini possono raccogliersi in un momento più intimo e condividere le proprie sensazioni. La seconda porta il nome di Malala Yousafzai e qui si può, invece, sviluppare la propria psicomotricità, attraverso la disciplina dello Yoga, grazie alla presenza di un palchetto e dell’ombra offerta dai tigli circostanti.
Scopri il nostro Giardino del Sentire Oltre i Confini!
BIBLIOGRAFIA
https://www.coltivarefacile.it/001455_giardino-sensoriale.html
Coltivare Facile – Giardino Sensoriale
Righetto Costantina, “Giardini per rivivere: orticoltura e giardinaggio a fini terapeutici in contesti sanitari”, Università di Bologna, 2015C. Borghi, “Il giardino che cura. Il contatto con la natura per ritrovare la salute e migliorare la qualità della vita”, Firenze, Giunti, 2007