INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE
COSA
Il costante e rilevante aumento dei fenomeni migratori, insieme ai crescenti conflitti e atti di violenza tra diverse culture e nazioni, hanno influito significativamente sulla necessità di un’infermieristica transculturale e aperta al mondo. Gli infermieri in queste situazioni sono chiamati a prestare assistenza a persone portatrici di valori politici, culturali e religiosi molto diversi tra loro e spesso differenti dai propri: per questo diventa fondamentale possedere competenze transculturali. Diviene, quindi, necessario investire in politiche di “ampliamento degli orizzonti” già durante il percorso formativo accademico ed avere una visione globale, competente e promotrice di un’assistenza infermieristica di qualità e di politiche sanitarie accessibili e aderenti ai contesti a livello globale.
QUANDO
DOVE
Il progetto si è sviluppato grazie alla creazione di un partenariato internazionale tra il Corso di Laurea in Infermieristica Polo didattico San Luigi della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Torino e l’Institut Superieure de Technique Medicales della Facoltà di Medicina dell’Università di Kikwit in Repubblica Democratica del Congo.
COME
Il percorso si è sviluppato attraverso diverse attività che promuovono l’internazionalizzazione della professione infermieristica.
Per gli studenti italiani di Infermieristica sono stati organizzati dei seminari che hanno affrontano le seguenti tematiche:
- l’Internazionalizzazione della professione sanitaria (in riferimento ai dettami del WHO dell’OCSE e dell’ICN);
- Storia e buone prassi della Cooperazione Internazionale dello sviluppo;
- Governance della Salute Globale (concetti, attori, principi e Primary Healt Care);
- Cenni sulla salute materno infantile e sulla malnutrizione.
Al termine delle attività formative e didattiche il percorso si conclude con un tirocinio in Repubblica Democratica del Congo e l’accoglienza di studenti infermieri provenienti dall’Università di Kikwit.
Il progetto ha predisposto, inoltre, attività che aumentano l’internazionalità delle due università attrici del partenariato grazie alla condivisione di progetti di ricerca e allo scambio tra i docenti per favorire lo sviluppo dei modelli pedagogici.
Finanziato da fondi propri